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Müller contro il Papa: benedire i gay è una “blasfemia”… Ma sono le sue affermazioni a esserlo!

Il cardinale Müller ha dichiarato che benedire una coppia gay costituisce una “blasfemia” e ha deciso di smontare pezzo per pezzo il provvedimento introdotto da Papa Francesco recentemente. Gerhard Ludwig Müller appartiene dell’ala conservatrice della Chiesa e basa questa affermazione sull’autorità della rivelazione divina. Si tratta di fanatismo o di voler semplicemente contraddire la disposizione del Papa?

Perché Müller è contro la benedizione delle coppie gay?

Secondo lui, l’atto va contro i comandamenti divini e la Sacra Scrittura, associando i rapporti omosessuali a un comportamento immorale, in contrasto con la volontà di Dio. Questa posizione genera disaccordi all’interno della Chiesa, con alcuni vescovi che approvano l’apertura e altri che protestano, potenzialmente causando una divisione. Tuttavia, il cardinale Müller ritiene che tradire la verità cattolica relativizzando gli insegnamenti della Chiesa sia un errore grave e sottolinea l’importanza di consigliare il Papa con integrità teologica e spirituale.

Siamo consapevoli che il cardinale e teologo tedesco rappresenti la parte più retrograda della Chiesa cattolica, ma sembra quasi che siano le sue affermazioni a essere blasfeme, dal momento chei il provvedimento è stato approvato dal pontefice, senza prendere in considerazione tutte queste critiche.

Müller e le rivelazioni shock

Il buon cardinale ha espresso la sua indignazione con una frase che fa quasi intendere che l’unione di coppie gay sia tutt’ora paragonata a “crimini” condannati dalla Chiesa cattolica come aborto o mafia: «Per assurdo si potrebbe persino arrivare a benedire una clinica abortista o un gruppo mafioso», ha dichiarato.

Pare che il malumore tra gli episcopati per l’autorizzazione a sorpresa della settimana scorsa di Papa Francesco non sia più un segreto. Addirittura si parla di spaccature dentro una Chiesa che sembrerebbe al momento in crisi per opinioni diverse sui temi ricorrenti. Avrà fatto bene il Papa a sposare la loro causa a favore della comunità LGBTQ+ inimicandosi i suoi discepoli?

Il Papa non voleva generare il caos?

Bisogna sottolineare che il Papa ha optato per un’unione a metà. Dal momento in cui ha accettato di benedire l’amore omosessuale e tra persone con situazioni irregolari, avrebbe potuto a quel punto accettare che le coppie si unissero formalmente tramite l’atto del matrimonio religioso, ma non lo ha fatto.

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