Home CRONACA Un Natale meno contaminato del solito, grazie al… NAS

Un Natale meno contaminato del solito, grazie al… NAS


Manco il Natale si può trascorrere in pace. I nostri ricordi d’infanzia, attorno alla tavola imbandita del 25 dicembre con pandori, panettoni e leccornie varie… deturpati dalle ultime notizie che arrivano dai NAS. Durante una vasta operazione su scala nazionale, mirata a tutte le fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio di prodotti dolciari, sia a livello artigianale che industriale, sono state un migliaio di imprese. Con risultati piuttosto inquietanti: a 382 strutture, pari al 38% degli obiettivi controllati, sono state contestate oltre 585 violazioni penali ed amministrative.

24 tonnellate di spazzatura

L’indagine ha finalizzato il sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, in cattivo stato di conservazione o in locali afflitti da gravi carenze igienico-strutturali. Parte di questi prodotti è stata trovata contaminata da parassiti, priva di tracciabilità e oggetto di frode commerciale. Il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Bologna ha sequestrato 24 tonnellate di frutta secca contaminata da micotossine, sostanze di origine fungina pericolose per la salute.

Capodanno con chi vuoi, Natale con… i Nas

Vogliamo parlare di 500 panettoni, pandori e altri dolci natalizi, destinati ad altrettante famiglie, commercializzati come prodotti artigianali ma con ingredienti differenti da quelli dichiarati in etichetta? Il NAS ha deferito all’Autorità giudiziaria 18 gestori e titolari di attività imprenditoriali. La cotestazione è un’ipotesi di frode in commercio e detenzione di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione. Altri 342 sono stati multati per carenze nei laboratori di pasticceria e mancata applicazione delle procedure di sicurezza alimentare. In totale, sono stati emessi 27 provvedimenti di chiusura o sospensione di attività di produzione e vendita, con un valore economico di oltre 8 milioni di euro. Un’operazione che intendeva garantire la sicurezza alimentare, contrastando la frode nel settore dolciario a livello nazionale. E’ però lecito pensare che alcune tavole dopodomani arrivi qualche prodotto non certo sano, sfuggito ai controlli…

Porcherie da nord a sud

A Catania, il titolare di un laboratorio dolciario è stato deferito per l’impiego arbitrario di materie prime e semilavorati congelati. Trovati in cattivo stato di conservazione e in ambienti con gravi carenze igienico-sanitarie. Sul posto sono stati sequestrati 1.700 kg di prodotti finiti del valore di 530.000 euro, considerato non adatti al consumo umano. A Viterbo, una panettiera è stata deferita per frode in commercio per la vendita di panettoni industriali presentati come artigianali. Nella città di Brescia una pasticceria è stata sanzionata per la vendita di 36 pandori dichiarati come “di produzione propria” ma provenienti da un altro produttore. A Bologna sono stati sequestrati panettoni confezionati con 24.000 kg di mandorle sgusciate contaminati da aflatossine. Nel palermitano, sequestrati 260 panettoni e 400 vasetti di crema di pistacchio/mandorle privi di tracciabilità e con dichiarazioni ingannevoli sugli ingredienti.

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