Home CRONACA Il mega spinello di Marco Melega

Il mega spinello di Marco Melega

L’imprenditore Marco Melega sostiene sia stata solo una provocazione. Braccato da cartelle esattoriali, ne ha arrotolate alcune a cono e ha postato una foto dove finge di fumarle come fossero un mega spinello. Non pago, ha insistito con un video dove le usa per pulire la sua Lamborghini o come carta igienica. E si è preso gioco dell’Agenzia delle Entrate commentando: “La carta non si butta. Si usa. Soprattutto quella molto cara. Siate liberi di commentare con suggerimenti alternativi su come utilizzare carta che costa 50 milioni di euro”.

L’irresistibile ascesa tra musica ed ecommerce

Oggi 51enne Melega a vent’anni fonda la System Mail Organization, agenzia che si occupa di diffondere prodotti editoriali, facendo uso del metodo di marketing piramidale. Ovvero quella variazione a scopo di lucro delle vecchie catene di Sant’Antonio, che funziona reclutando “adepti” chiedendogli un contributo iniziale di qualche centinaio di euro, promettendo in pochi mesi lautissimi guadagni. Ogni affiliato ha il compito di reclutarne altri, fino a che il sistema di solito va in loop. Per un po’ gli affari filano lisci, ma a un certo punto il programma Mi manda Lubrano gli contesta il metodo. E arrivano i primi guai.

Resistere, resistere, resistere

Melega non si perde per niente d’animo e si butta nella pubblicità con l’agenzia Agoros, sfondando nel settore delle vendite online. Nel 2000 entra nel calcio, associando la sua impresa all’Inter e ad alcune partite delle Coppe europee. Poi, il vero e proprio botto nell’ecommerce. Con le accuse di aver costruito una rete di prestanome tutta a suo pecuniario vantaggio. Vendendo vino, carburante, prodotti casalinghi, abbigliamento. Melega finisce nel mirino della magistratura e condannato a una pena di 10 anni. Pare che intascasse il denaro ma non consegnasse i prodotti agli acquirenti, lui si dichiara innocente.

In alto mare

Parallelamente, fin dagli anni Novanta Melega si occupa di musica e debutta nel 1997, con Enzo Fargetta e Marco Biondi, lanciando Brazil Confusion. Azzecca una rivisitazione del brano In alto mare di Loredana Berté. Nel 2021 apre l’etichetta Vibranium, che esordisce con un singolo a cui partecipa il giamaicano Sean Kingston che accompagna lo stesso Melega (con lo pseudonimo MasterM). Tra le sue trovate, da segnalare anche l’avventura nel mercato delle monete complementari, creando valute nominate Crevit, EuroBexB ed Eurocredito, che però secondo chi gliele contesta sarebbero state solo buoni spesa virtuali.

Le scuse

Bersagliato sui social dall’irritazione di molti cittadini vessati dalle tasse, Melega si difende così: “Le carte da 50 milioni costituiscono una semplice provocazione atta a sensibilizzare un aspetto del rapporto tra istituzioni e imprenditori che a mio parere va ottimizzato. Massimo rispetto per tutti”. Pulire una Lamborghini con cartelle esattoriali milionarie per l’imprenditore è un atto di rispetto per tutti. A noi di Dillinger tuttavia ricorda il mitico Marchese del Grillo di Alberto Sordi: “Mi dispiace, ma io so’ io e voi nun siete un c…zo”.

Articolo precedenteVicenza, la dirigente alla recita informa i bambini: “Babbo Natale non esiste”
Articolo successivoMadonna in coma per 48 ore: cos’è accaduto