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Depardieu, vittima di linciaggio? 60 artisti francesi sono pronti a garantire per lui…

60 artisti francesi, tra cui Carole Bouquet, Charlotte Rampling, Roberto Alagna e Carla Bruni, hanno firmato un appello su Le Figaro in difesa di Gérard Depardieu, accusato da tempo di stupro e violenze sessuali e descritto come l’ “ultimo mostro sacro del cinema” francese.

Recentemente l’attore si era ritrovato nel mirino dopo la morte di Emmanuelle Debever, l’attrice francese che poche settimane fa si è tolta la vita gettandosi nella Senna. La sua morte è stata collegata alla trasmissione di un’inchiesta tv sulle violenze sessuali di Gérard Depardieu. Tra le vittime c’era anche Debever, che aveva accusato Depardieu anni fa. Calunnia o verità?

L’appello per Depardieu

Certamente, il grande Depardieu deve aver avuto amicizie importanti con colleghi che hanno addirittura deciso di dare vita a un appello, dal nome “Non cancellate Gérard Depardieu”.

Si tratta di un’assoluta espressione di solidarietà all’attore, secondo loro accusato ingiustamente di violenza sessuale e stupro. L’accusa è molto grave e potrebbe rovinare la reputazione dell’artista.

Depardieu, vittima di linciaggio

Gli artisti, fedeli all’attore, hanno denunciato il linciaggio subito da Depardieu e l’odio degli amanti del cinema che sono rimasti sconvolti dallo scandalo. L’attore viene riconosciuto come un’icona del cinema francese, che ha dato vita a un filone cinematografico inimitabile grazie al suo carisma e alla sua personalità. Per i suoi difensori attaccare Depardieu significa attaccare i valori e la storia del cinema e del teatro francese.

Gli artisti che hanno preso parte all’iniziativa su Le Figaro

Tra i firmatari ci sono personalità importanti del mondo del cinema e dello spettacolo come Carole Bouquet, Charlotte Rampling, Roberto Alagna e Carla Bruni. Ha preso parte all’iniziativa anche il regista Bertrand Blier. In totale sono circa 60 gli artisti francesi che hanno messo la faccia per difendere l’attore. Viene da chiedersi se siano di parte per qualche strana ragione o davvero credano nella sua innocenza.

Le parole dei suoi difensori

«Siamo artisti, scrittori e produttori cinematografici. È in questa veste che ci esprimiamo. Non vogliamo entrare in polemica, lasceremo che la Giustizia faccia il suo corso, ma non possiamo più restare in silenzio di fronte al linciaggio che si è abbattuto su di lui, di fronte al torrente di odio che si riversa sulla sua persona e a dispetto di una presunzione di innocenza di cui ne avrebbe tratto vantaggio, come tutti, se non fosse stato il gigante del cinema quale è», è stato scritto.


«Quando si attacca Gérard Depardieu in questo modo, è l’arte che si attacca», hanno continuato altri artisti, che poi dichiarano: «Attraverso il suo genio di attore, Gérard Depardieu contribuisce all’influenza artistica del nostro Paese. Contribuisce alla storia dell’arte nel modo più alto possibile. Fa parte di questa storia e continua ad arricchirla. Per questo la Francia gli deve tantissimo. Cinema e teatro non possono fare a meno della sua personalità unica».

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