Il traguardo dei 60 anni non è lontano, li compirà il 6 luglio. Sembra inverosimile ma Cristina D’Avena è una donna fatta, mentre nell’immaginario collettivo resta la ragazzina di Kiss me Licia. E da un po’ si propone persino in versione sexy, basta dare un’occhiata ai suoi social. Sarà il giro di boa anagrafico imminente o semplicemente il desiderio di fare un bilancio artistico, in una intervista a tutto tondo si racconta all’Adnkronos.
Una donna con i numeri
Sette milioni di copie vendute delle sue canzoni, 743 brani incisi tra i quali 396 sigle, 86 album, 12 “The best of”: cifre da capogiro, che testimoniano il suo stakanovismo nel fare musica per i bambini. «Ho iniziato a cantare quando avevo appena tre anni», rievoca Cristina, tornando con la memoria alla prima partecipazione allo Zecchino d’oro del 1968, con Il valzer del moscerino. «Da lì non ho mai smesso. Penso che il mio destino fosse quello».
Generazioni di fenomeni
Cristina D’Avena è giustamente orgogliosa della sua carriera: «Sono 40 anni di musica per cartoni animati dedicata ai bambini che ora sono diventati grandi. Quando si raggiunge un traguardo così importante significa che quello che hai fatto è stato recepito, che il pubblico ti segue e ti vuole bene. Quando faccio concerti è bello vedere che tra il mio pubblico ci sono intere generazioni, dalle nonne ai bambini, ed è molto divertente vedere le loro espressioni mentre canto una sigla che a volte conoscono e a volte no. Ho un rapporto meraviglioso con il mio pubblico, è veramente emozionante, tra loro ho visto anche gente con le lacrime agli occhi mentre cantavo brani che rievocavano nei loro ricordi le sigle dei cartoni animati con cui sono cresciuti».
Il primo amore non si scorda mai
Per l’occasione, la cantante racconta un risvolto inedito della serie Kiss me Licia e del suo legame con Mirko, interpretato da Pasquale Finicelli: «Tra noi c’era era molta simpatia… C’è stato un piccolo flirt ma avevamo 20 anni, ci stava che ci scappasse l’innamoramento”.
Il suo Silvio Berlusconi
Cristina D’Avena ha iniziato la carriera discografica con la Five Records, oggi Rti etichetta fondata dallo scomparso fondatore della Fininvest: «Per molti anni sono stata solo una voce, nessuno mi riconosceva e sapeva chi fossi. Berlusconi lo vedevo spesso, perché a suo tempo Fininvest aveva investito tantissimo nella tv per ragazzi e quindi ci teneva moltissimo a me, mi coccolava molto. Poi grazie a lui ho iniziato a farmi vedere, a fare le prime trasmissioni, ho fatto anche Bim Bum Bam. Con me Berlusconi è stato sempre un grande signore, una persona adorabile, sempre presente e generosa. Quando è scomparso mi è dispiaciuto tantissimo».
Dottoressa mancata
Cristina D’Avena continua esprimendo tutta la sua gratitudine e il suo affetto ai genitori: «Mio padre era medico e mia madre una casalinga. La mia famiglia non mi ha mai ostacolato né spinto a fare per forza qualcosa. Mio padre, che non c’è più, mi ha sempre detto di non montarmi la testa. Anche io iniziai a studiare medicina, mi mancavano solo gli esami dell’ultimo anno, se non avessi fatto la cantante e l’attrice avrei fatto la neuropsichiatra infantile, era uno dei miei grandi sogni. Ho anche una sorella, Clarissa, cui sono legatissima. Con lei ho un rapporto incredibile, lavora anche per me, siamo diversissime perciò ci compensiamo tantissimo. Quando manca una soffre l’altra».
Promessi sposi
Cristina spiega di essere fidanzati da anni e che lui le ha chiesto la mano: «Per il momento ho declinato perché non riusciamo mai a metterci d’accordo. Però mi piacerebbe molto, chissà, spero presto».
Non ha avuto bambini, però ne ha tanti
«Mi è dispiaciuto non avere figli, noi donne abbiamo un orologio biologico che a un certo punto si ferma, perciò, quando mi sono resa conto che ero troppo grande, non ci ho più provato. Purtroppo all’inizio ho dato priorità alla mia carriera, ero talmente assorbita dalle cose che facevo che non mi sono focalizzata sulla mia vita privata. Però mi sento la mamma di tutti i bambini, ne ho tanti, mi girano sempre attorno, sono attratti dal mio sorriso, vengono da me, mi abbracciano e mi baciano».
Pochi rimpianti
«Mi sarebbe piaciuto fare qualche altra fiction o qualche altro film, poi chissà, mai dire mai. Mi piacerebbe anche condurre un programma musicale. O magari», scoppia a ridere, «Sanremo al posto di Amadeus“. Stai in guardia, Paolo Bonolis…