Siamo a Rosazza, piccolo comune nel Biellese, in Valle Cervo. La sindaca Francesca Delmastro festeggia il Capodanno con il fratello Andrea. All’1 e 30 circa, un proiettile sparato dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo ferisce il genero di un agente di scorta del sottosegretario alla Giustizia. Ed è subito caos.
Che pistola
Pare che Pozzolo sia arrivato al party di Capodanno per fare gli auguri a Delmastro e fargli vedere la sua pistola, regolarmente detenuta con porto d’armi. Come sia partito il colpo è ancora poco chiaro e oggetto d’indagine. Pozzolo ammette di aver mostrato l’arma ma sostiene che il colpo sia partito accidentalmente.
Sotto torchio
Il deputato di Fratelli d’Italia viene ascoltato dagli investigatori dalle 2 alle 9 del mattino. Pare che si sia rifiutato di sottoporre i suoi vestiti al test dello stub, che permette di accertare la presenza di eventuali tracce di polvere da sparo. «Non mi lasciavano da solo neanche per pisciare», avrebbe detto, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano. Avrebbe opposto l’immunità parlamentare, che protegge deputati e senatori da perquisizioni personali. Mentre secondo La Stampa avrebbe rifiutato di sottoporsi a qualsiasi test. E quindi per ricostruire l’accaduto saranno decisive le testimonianze raccolte dai carabinieri di Biella, che indagano con la procura sull’incidente. Di certo la mini-pistola North American arms LR22 era sua.
L’inchiesta
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni minimizza la valenza politica dell’incidente, ma chiede un’istruttoria completa e approfondita sull’incidente. Il posto nel partito, per Pozzolo, è a rischio. Le opposizioni non si fanno pregare e cavalcano decise l’imbarazzo dell’esecutivo, chiedendo le dimissioni del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, già rinviato a giudizio a novembre per il caso Cospito, con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio.