L’Italia si posiziona ultima in Europa per quanto riguarda l’occupazione femminile, con una donna su cinque che abbandona il lavoro dopo il parto, come evidenziato da un dossier della Camera che mostra un divario retributivo complessivo del 43% e una disparità salariale rispetto ai colleghi uomini.
Il lavoro post parto
Le donne italiane spesso si trovano in condizioni di precarietà lavorativa e impiegate in settori poco strategici, trovando scarsa disponibilità di servizi per bilanciare vita professionale e personale. Queste difficoltà delineano un quadro in cui il mondo del lavoro per le donne risulta ancora gravato da molteplici sfide.
L’occupazione in Italia
Il dossier del Servizio Studi della Camera rileva che l’Italia accusa il più basso tasso di occupazione femminile tra gli Stati dell’Unione Europea, con circa il 55%, a fronte del 69,3% della media europea, evidenziando “una serie di profili critici”. Si segnala un divario nel rapporto tra uomini e donne attive nel mercato del lavoro: le donne occupate sono approssimativamente 9,5 milioni, mentre gli uomini sono circa 13 milioni.
Particolarmente significativo è il dato che una donna su cinque esce dal mercato del lavoro dopo la maternità, evidenziando la difficoltà per le donne di conciliare le proprie esigenze personali con l’attività lavorativa, aspetto di particolare rilevanza per comprendere le sfide legate alla vita delle donne in Italia.