Home CRONACA Lotteria Italia, svelati tutti i vincitori: chi non ha giocato.

Lotteria Italia, svelati tutti i vincitori: chi non ha giocato.

Ancora una volta, come ogni anno, sono stati svegliati i numeri dei tagliandi vincenti associati ai premi di prima categoria. A Milano è stato vinto il premio, 5 milioni di euro. Peccato che, i veri vincitori, sono tutti coloro che non hanno giocato.

I biglietti vincenti

Si sono svolte le estrazioni della Lotteria Italia 2023. Il primo premio di prima categoria, da 5 milioni di euro, è stato associato al biglietto numero F306831, venduto a Milano. Il secondo premio di prima categoria, da 2,5 milioni di euro, è stato associato al biglietto numero M382938, venduto a Campagna (Salerno). Il terzo premio, da 2 milioni di euro, è stato associato al biglietto numero I191375, venduto ad Albuzzano (Pavia). Il quarto premio, da 1,5 milioni di euro, è stato associato al biglietto numero C410438, venduto a Roncadelle (Brescia). Il quinto, da un milione di euro, è stato associato al biglietto numero N454262, venduto a Montescudo Monte Colombo (Rimini).

Quanti sono i premi totali

Considerando anche quelli di seconda e terza categoria, I premi della Lotteria Italia sono in tutto 210 per un valore di oltre 17 milioni di euro. Di preciso, sono 15 i premi di seconda categoria da 100mila euro ciascuno e 190 di terza categoria da 20mila euro ciascuno. Sono oltre 6,7 milioni i biglietti venduti.

Alle vincite di qualsiasi importo della Lotteria Italia non si applica alcuna forma di ritenuta o prelievo. Le somme corrispondenti ai biglietti vincenti verranno accreditate per intero (almeno quello).

Ma vi siete mai chiesti come si riscuote il premio?

Il vincitore di un premio della Lotteria Italia ha sei mesi (180 giorni) di tempo per riscuotere il premio a partire dalla pubblicazione dei numeri dei biglietti vincenti nel bollettino dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il possessore deve esibire il tagliando vincente, integro e in originale, presso gli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo oppure presso l’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali. In alternativa, a totale rischio del vincitore, si può inviare il biglietto all’Ufficio Premi, indicando dati anagrafici e indirizzo di residenza del richiedente e le modalità di pagamento preferite (assegno circolare, bonifico bancario o postale). La procedura è la stessa anche per i premi ottenuti con un biglietto acquistato online. In questo caso è necessario presentare un documento di identità in corso di validità, il codice fiscale e la stampa del promemoria di gioco oppure del codice univoco della giocata vincente.

Un Paese allo sbando

Siamo un Paese allo sbando, un Paese ludopatico. Si parla così tanto di gioco d’azzardo dappertutto. Si fanno inchieste su inchieste, indagini su indagni, ed ogni ricerca dà sempre lo stesso identico risultato: chi vince è il banco. Sempre e solo il banco. Ma non importa cosa possa accadere nel mondo (ad esempio l’inchiesta fatta da noi sul calcio scommesse che avrebbe un minimo dovuto sensibilizzare sull’argomento), le persone continuano disperate a sognare di fare il “colpaccio” della loro vita.

Tuttavia, tutte le analisi fatte sulla situazione dei giocatori dopo due anni dalla vincita alla lotteria, segnalano che sono più poveri di prima. Chi davvero sogna di diventare ricco e ne ha le capacità per farlo, alla Lotteria Italia, così come tutte le altre forme di scommessa, non ci pensa nemmeno. Ma in Italia queste attività riscontrano un incredibile successo proprio per la mentalità becera dei cittadini.

Lo stato dovrebbe tutelare ed insegnare, sopratutto ai giovani, che non bisogna farsi infinocchiare dai montepremi che vengono scritti a caratteri cubitali in tutte le tabaccherie d’Italia. E invece, sul gioco d’azzardo, hanno il monopolio. Uno, due, massimo cinque euro e si può aspirare ad ottenerne milioni… non è questo il modo in cui diventerete ricchi vincitori. I veri vincitori, sono coloro che non hanno giocato.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.