La controversia tra Flavio Briatore e Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, prosegue su un argomento che è diventato una battaglia per il parlamentare ambientalista: le concessioni balneari su cui l’imprenditore ha investito considerevolmente.
Schiaffi all’Italia
La disputa si svolge su vari social media da diversi giorni e ogni volta la discussione diventa sempre più accesa. Bonelli ha attaccato il governo in modo diretto, definendo la riduzione del canone di concessione demaniale marittima del 5% voluta dall’ex ministro Matteo Salvini “uno scandalo” e “uno schiaffo all’Italia”.
Briatore come al solito nel mirino
La polemica si è poi estesa a Briatore. Bonelli ha sottolineato che lo Stato incassa solo 20.000 euro di canone dal Twiga, il locale di Briatore e Santanchè, nonostante il fatturato annuo sia di quasi 10 milioni di euro. Bonelli ha definito questa situazione inaccettabile e ha criticato la destra al governo per voler privatizzare le ultime spiagge libere.
Siamo fuori di testa, ma diversi da voi
Briatore ha risposto immediatamente con un videomessaggio sui social media, in cui ha definito Bonelli “fuori di testa” e ha sottolineato che le sue aziende sono in Italia e che dà lavoro a 180 persone con il Twiga. Ha criticato Bonelli e la sinistra, definendoli disfattisti che vogliono rovinare tutto.
Bonelli ribatte
La lite sui social media è proseguita con Bonelli che ha ribattuto alle accuse di Briatore. Ha sottolineato che il punto non è il fatto che Briatore dia lavoro a tante persone, ma che paga solo 20.000 euro di canone all’anno allo Stato, nonostante il suo fatturato elevato. Ha criticato anche Meloni e i suoi sostenitori per voler privatizzare e cementificare le poche spiagge libere rimaste.
Bonelli a braccetto con Soumahoro
Briatore ha quindi replicato in un’intervista, affermando che Bonelli è stato il protettore del sindacalista Soumahoro e che la sinistra ha sempre avuto problemi con chi crea ricchezza. Ha dichiarato di aver più rispetto per un cameriere che lavora nel suo locale che per Bonelli, che prende uno stipendio pagato dagli italiani senza mai aver lavorato. Ha sfidato Bonelli a venire a lavorare nel suo locale per capire che cosa significhi faticare.
La disputa sembra essere stata chiusa, almeno per il momento, da Bonelli, che ha sottolineato che è stato Briatore a iniziare la discussione. Ha ribadito la sua opposizione alla privatizzazione delle spiagge e ha preferito il lido di Ostia ai bagni dei ricchi, invitando Briatore a venire al Parlamento anziché al Twiga.