Home EDITORIALI Adesso pure i Maneskin vengono buoni come stimolo per le votazioni europee…

Adesso pure i Maneskin vengono buoni come stimolo per le votazioni europee…

In epoca dove le urne vengono disertate, soprattutto dai giovani, anche gente come i Maneskin vengono coinvolti dalla UE per invitare a votare alle elezioni europee. Pensa come siamo messi… Una istituzione come la Commissione europea che, pur di ragranellare qualche voto, deve utilizzare i cantanti in una campagna di sensibilizzazione al voto per l’appuntamento fissato dal 6 al 9 giugno. E il vice presidente Margaritis Schinas – non pago – lancia un appello pure a Taylor Swift.

Maneskin, per una volta poco “fuori di testa”?

Le elezioni europee si avvicinano e il problema di come coinvolgere una popolazione sempre meno inclina a recarsi alle urne è concreto, diremmo scottante. In particolar modo la preoccupazione riguarda le fasce più giovani. Prorpio quelliche sono oggetto di una campagna mirata – ideata da alcuni geni di marketing – che coinvolge diversi testimonial celebri. Stiamo parlando di Maneskin (anche qui, non se ne può davvero più…), Rosalía, Angéle, Stromae ed altri nomi che dovranno invitare i loro fan a votare per il rinnovo del parlamento europeo. Una notizia diramata da Euronews, sulla quale la polemica infuria. Non volendo farsi mancare nulla, saranno coinvolti atleti e pure calciatori: gente spesso dotata di un livello cultura piuttosto basso che, adesso, assurge al ruolo di opinion leader.

Anche Taylor Swift lo fa

Il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, alza ulteriormente il tiro. Due giorni fa ha lanciato un appello anche alla reginetta del pop universale Taylor Swift. “Nessuno può mobilitare i giovani meglio dei giovani, funziona così”, ha detto Schinas. “Solo per fare un esempio: Taylor Swift, lo scorso settembre, ha lanciato un appello sui social media ai giovani americani affinché si registrassero per votare. Il giorno dopo il suo post, 35mila giovani americani si erano registrati per votare”.

Che amarezza

Tristissimo segno dei tempi di una generazione che vede nei propri idoli personaggi di questo tipo, popolari in tutto il mondo e responsabili di proposte artistiche estremamente discutibili. È proprio vero che il concetto stesso di Europa se la passa davvero male…

Articolo precedenteQueen Berlinguer incazzata nera nei fuorionda di Striscia: “I pezzi fanno pena, questi sono i miei ultimi tre giorni!”
Articolo successivoCairo, sindaco “urbano” a Milano? A lui non dispiacerebbe affatto…