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Inter a tamburo battente: straccia 3-0 la Lazio, gol di Thuram, Calhanoglu e Frattesi

Ieri sera l’Inter ha dominato la Lazio nella seconda semifinale di Supercoppa e si giocherà il trofeo nella finalissima con il Napoli del 22 gennaio

Inter come un rullo compressore

Dopo la netta vittoria contro Monza e Lazio in campionato, l’Inter è alla ricerca sfrenata di un nuovo trofeo da mettere in bacheca: la Supercoppa Italiana.

La partita: primo tempo

I ragazzi di Inzaghi sbloccano il match al 17’: cross in mezzo di Bastoni, Dimarco tocca di tacco e Thuram da pochi passi non sbaglia.

L’Inter continua a spingere e al 36’ Dimarco crossa per Barella, che sbuca alle spalle della difesa e colpisce al volo con il destro, mandando la sfera sulla traversa.

Secondo tempo

A inizio secondo tempo, altro episodio che cambia il match: Lautaro in area viene toccato da Pedro e cade. L’arbitro non fischia ma poco dopo, richiamato dal VAR, concede il penalty. Calhanoglu, con un tiro angolato, mette la palla in rete.

Passano 3 minuti e i nerazzurri hanno un’altra occasione con Barella, che servito da Lautaro Martinez, colpisce nuovamente la traversa.

All’87 Mkhitaryan parte in contropiede sulla sinistra e serve in mezzo Frattesi, che davanti al portiere avversario, non può sbagliare.

Stadio pieno, mica Napoli-Fiorentina

Lo stadio di Riad, Al-Awwal Park Stadium, si è decisamente riempito per Inter-Lazio rispetto al flop clamoroso di ieri per Napoli-Fiorentina. Non c’è il soldout e probabilmente almeno il 20% dei posti è vuoto, ma il colpo d’occhio c’è e non ci sono le curve completamente deserte come visto ieri nella prima semifinale della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita. La maggior parte dei tifosi arabi presenti è di fede nerazzurra, ma ci sono anche diversi supporter biancocelesti. Siamo internazionali di nome e di fatto, poco da fare.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.