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Sinner-express: manda Baez a casa in due ore accedendo agli ottavi di finale.

Jannik impeccabile, lascia giocare l'argentino per un'ora e 52 minuti prima di spedirlo a casa. Ora tocca a Khachanov, che ha battuto Machac in quattro set. Dai campione

A Jannik Sinner non piace perdere tempo

Che a Jannik non piacesse perdere tempo lo sapevamo. Gli piace la velocità, ma si pensava solo in ambito automobilistico, viste le super car… E invece al buon Sinner non piace perdere tempo nemmeno in campo, e lo ha dimostrato in un match magistrale contro Sebastian Baez, stracciato 6-0 6-1 6-3 in 1 ora e 52 minuti. Il numero 4 del mondo sta dando il meglio di sé in questo Australian Open: una vera e propria macchina da guerra, che ha dominato la partita dall’inizio alla fine, non lasciando mai respirare l’argentino numero 29 del ranking. 

Che il numero 1 italiano fosse il favorito sulla carta si sapeva, ma la performance contro Baez – che per essere più “professionale” ha tolto dalla dieta gelati e coca-cola – non ha dato una semplice conferma, ma una certezza. D’altra parte, Sinner la fetta di torta può mangiarla solo al suo compleanno.. non c’era proprio competizione.

I numeri non mentono mai

I numeri dell’italiano non mentono: tre turni senza perdere un set, 6 ace, il 78% di punti con la prima, 34 vincenti e 27 gratuiti. Bisogna continuare?

Vincere fa sorridere

Dopo le vittorie, Sinner è nella sua versione migliore, quella di un ragazzo con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. Un sorriso che ha portato con grande fierezza davanti alle telecamere anche quando Jim Courier lo interroga post match: “Sto bene, mi sento fisicamente più forte. Penso che anche aver giocato un paio di match di esibizione sia stata una buona scelta. Ringrazio chi mi ha seguito da casa perché fino a ora ho giocato sempre quando in Italia era notte fonda…”. Forse un velato appello per spostare i suoi match un po’ più presto.

Khachanov tocca a te

Ora per Sinner, presumibilmente nella notte tra sabato e domenica, l’ottavo di finale contro il russo Karen Khachanov che battuto il ceco Tomas Machac in quattro set (4-6, (4)6-7, 6-4, (5)6-7). Jannik era arrivato agli ottavi di finale anche lo scorso anno, battuto poi da Stefanos Tsitsipas che lo aveva fermato anche nel 2022, ma ai quarti. Sono proprio i quarti di finale il miglior risultato di Sinner agli Australian Open, ma l’obiettivo dichiarato del team quest’anno è andare più avanti negli Slam. Un traguardo che auguriamo vivamente alla nostra stella del tennis.

La partita di Sinner

Nel primo set Sinner non ha lasciato nemmeno le briciole al rivale, inerme di fronte alla potenza degli scambi imposta dall’altoatesino. Un 6-0 maturato in meno di mezz’ora che ha annichilito Baez, capace di muovere il punteggio nel secondo gioco del secondo set e conquistando l’unico game di tutto il parziale. Terzo set un po’ più equilibrato, con Baez capace di alzare il livello in risposta al servizio e Sinner con un leggero calo di concentrazione. L’azzurro segna il break nel 5° game per scattare avanti 3-2 ma subito dopo Jannik deve rincorrere e salvare una palla del controbreak. Sinner sceglie la via del martellamento, porta Baez all’errore per andare ai vantaggi e poi con un servizio vincente e un ace, allunga 4-2. Sul 4-3 ancora un paio di gratuiti pericolosi per Sinner che si trova ai vantaggi, ma nel momento più duro ha saputo gestire con calma e ordine il punto per poi andare 5-3 e chiudere con un altro break in un’ora e 52 minuti. Un capolavoro di partita. Continua così campione.

Guarda il video del punto più bello del match

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.