Il cantautore romano Claudio Baglioni, classe 1951, ha ufficialmente annunciato l’addio alle scene. Utilizzando una frase del padre “dal ring si scende quando si è vincenti”, ha dichiarato ai media che entro il 2026 si metterà a riposo. Orde di fan, perlopiù femminili, cominciano a disperarsi, all’idea di perdere il cantore dell’amore romantico – e qualche volta travagliato – che per decenni ha frequentato con successo le hit parade nazionali. Ma c’è pure qualcuno che tanto affranto non mostra di esserlo: sono i mariti delle fan che, finalmente, cominciano ad avvertire uno sprazzo di libertà. Svincolati, nel prossimo futuro, dal giogo di dover accompagnare le consorti a quelle adunate oceaniche musicali, in stadi e palasport, che l’autore di Questo piccolo grande amore”, ha riempito, costantemente con successo,
Giro d’onore
Con un’altra metafora sportiva, Baglioni afferma: “Chiamo il mio giro d’onore, vorrei cantare e suonare per 1000 giorni ancora e concedermi quello che fanno gli sportivi”, ha detto in conferenza stampa a Milano annunciata con un post su Instagram. Sessant’anni di carriera sono sicuramente sufficienti per chiudere in bellezza una lungatoria umana e musicale. Soprattutto prima che qualche passo falso possa inquinare il quadretto vincente creato con pazienza e a suon di discho venduti. Non a caso confessa: Io temo la delusione. Non voglio arrivare al momento in cui si diventa macchiette, in cui si deve lavorare sulle foto in maniera eccessiva per mantenere una parvenza di magia”.
Numeri importanti per Baglioni
Si stima che Baglioni abbia venduto più di 60 milioni di copie dei suoi lavori discografici, fra i quali svettano l’album La vita è adesso (1985) – il disco più venduto della storia della musica italiana – e il brano Questo piccolo grande amore, premiato come “Canzone del secolo” al Festival di Sanremo 1985.
Ancora un album per Baglioni e poi basta
La decisione di chiudere nel 2026 la sua carriera gli lascia ancora un migliaio malcontato di giorni, nei quali portare a compimento alcuni progetti, primo fra tutti (immancabile…) l’ultimo album di canzoni inedite. Una sorta di testamento da vivo da consegnare a chi l’ha amato e l’ama. Ultimo e definitivo sarà il tour di concerti A tutto cuore. Una storia artistica che inizia nel lontano 1964, non ancora tredicenne, calcando per la prima volta un palco illuninato: quello di un piccolo festival di voci nuove a Centocelle. Da allora sono passati 60 anni. Per lo zoccolo duro dei fan volati in un attimo. Per chi non l’ha mai amato fin troppi. Una carriera che per Baglioni ha finito per confondersi con la vita stessa.