Chiara Ferragni è indagata per truffa anche per quanto riguarda le uova Pasqua e la bambola Trudi. Non più solo il pandoro griffato Balocco, quindi, al vaglio della magistratura.
Come cambia la situazione della Ferragni
Si allarga l’inchiesta sull’imprenditrice digitale, ora iscritta nel registro degli indagati di Milano con l’ipotesi di truffa aggravata. Ma non parliamo solo del pandoro Pink Chiristmas , bensì anche delle uova di Pasqua targate Dolci Preziosi e della bambola Trudi. Come vi avevamo detto, Chiara aveva realizzato una bambola di sé stessa in miniatura. Il tutto in limited edition e ovviamente con uno “scopo benefico”. Peccato che la CEO dell’associazione “Stomp Out Bullying”, Ross Ellis, che avrebbe dovuto ricevuto i proventi delle donazioni, abbia smentito il tutto. Avrebbe addirittura detto: “Non sappiamo chi sia questa donna, e non abbiamo mai ricevuto una donazione”. I fatti risalgono al 2019, anno in cui Chiara sui suoi social aveva fatto dichiarazioni sullo scopo benefico della bambola, che era davvero difficile travisare.
La legge sulla beneficenza trasparente
Ci saranno nuove regole in merito alla beneficenza, il tutto caldamente voluto e promosso dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Secondo la nuova legge Ferragni: “Sui prodotti commerciali andrà scritto a chi vanno le risorse, per cosa e in che percentuale”. Ora i vari testimonial, che cercano di venderci la qualunque come “operazione benefica” come faranno a mettere in pratica tutto ciò che hanno fatto finora? Una norma ad hoc, pensata anche per gli influencer, per trasparente un mondo delicatissimo. Come ci confermano i tre casi su cui la procura di Milano ha aperto un fascicolo. Il tutto dopo gli esposti del Codacons