Se l’azienda beneventana Rummo avesse voluto scegliere un testimonial che la rappresentasse dal punto di vista comunicazionale… sicuramente con Salvini ha toppato! Il nostro vicepremier, in visita nello stabilmento campano per celebrare il made in Italy, diventa il bersaglio di frizzi e lazzi da parte del popolo della rete. Il sopralluogo, esibito anche sui social dal multimediale leader leghista, si è subito trasformato in un boomeranf, sia per lui ma anche per il pastificio. E’ da giorni che i profili social aziendali vengono letteralmente invasi da commenti molto accesi. Arrivando addirittura a scatenare un hasthag dedicato, dal messaggio inequivocabile:#boicottaRummo.
La pasta è sacra
La Rummo, dopo la devastante alluvione che l’aveva messa in ginocchio nel 2015, aveva goduto di un concreto sostegno popolare, con tanto di petizione sulla piattaforma dedicata change.org, per stimolare le scuole ad acquistare il prodotto del pastificio, in modo da aiutarlo in quel momento di difficoltà. D’altronde si sa: quando si tratta di pasta l’italiano medio non si tira mai indietro!
Salvini in strenua difesa del made in Italy
Dopo otto anni l’atmosfera generale è cambiata
Sono trascorsi otto anni da quel generoso moto popolare e il clima è drasticamente cambiato. Ora tutti si dichiarano indignati ed offesi dal potenziale spazio promozionale concesso al politico (e quindi al governo attuale che rappresenta), considerando soprattutto le sue non certo benevole posizioni espresse in svariati modi sul Mezzogiorno.
Nonsolopasta: anche un americanissimo hamburger ogni tanto ci sta!
La Rummo non si capacita, Salvini probabilmente se la ride
E mentre il titolare, Cosimo Rummo, non riesce a spiegarsi cotanta veemenza negativa – “Sono letteralmente senza parole” – l’italiano posa la forchetta ed imbraccia la tastiera! In una intervista al Corriere del Mezzogiorno Rummo dichiara: “Il ministro delle Infrastrutture viene a fare investimenti a Benevento, chiede di venire a visitare lo stabilimento, non capisco cosa vogliano: dovevo chiudergli la porta in faccia? Non capisco”.
Sul polemicozzo interviene pure Mastella
“Pur non avendo contiguità politica con il vicepremier Matteo Salvini, trovo profondamente ingiusta la campagna social che si è scatenata dopo la sua visita al pastificio Rummo e che ha fatto registrare addirittura sconsiderati incitamenti al boicottaggio commerciale: la pasta Rummo, eccellenza nazionale made in Sannio, va preservata e difesa da partigianerie estremistiche che danneggerebbero anzitutto i lavoratori”. Parola del sindaco di Benevento Clemente Mastella.
Che ai comunisti piaccia di più il risotto?!?