Home CRONACA Mamma costringe la figlia di 16 anni a dimagrire

Mamma costringe la figlia di 16 anni a dimagrire

Il tutto è avvenuto a Como. È la seconda notizia di cronaca di oggi che vi riportiamo che avviene proprio nel comasco. Questa volta il caso riguarda una mamma che avrebbe costretto la figlia sedicenne a mettersi a dieta. È stata condannata per maltrattamenti, anche se la difesa annuncia il ricorso.

Gli insulti della mamma

L’indagine comincia nel 2019 in seguito a una denuncia della zia della ragazza, con cui la nipote si era confidata. La sedicenne, secondo ciò che sappiamo, sarebbe stata costretta a doversi privare del cibo, oltre a dover ricevere ripetuti insulti da parte della madre. Quest’ultima infatti sembra che la apostrofasse con parole come “grassa” e “brutta” e che la obbligasse a pesarsi. In un periodo in cui, anche a causa dei modelli che vediamo sui social, la magrezza è sempre più un obiettivo, questi casi producono solo enormi danni.

Aumentano i disturbi del comportamento alimentare

Sono in aumento, giusto per restare in tema, i disturbi del comportamento alimentare (Dca), quali anoressia e bulimia, proprio in ragazze a partire anche da 14 anni. Fare i genitori non è un mestiere semplice, ma un figlio non deve mai essere a propria immagine e somiglianza. Nè tantomeno deve rientrare in canoni stabiliti da terzi. I Dca affliggono oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia sono oltre 3 milioni le persone affette, pur essendo dati sottostimati. Ne sono colpite l”8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi (Dati Istat). Sempre secondo questi dati, l’incidenza recentemente è aumentata del 30%.

La mamma condannata

In seguito alla denuncia, era stato emesso un ordine di allontanamento da casa nei confronti della mamma. L’adolescente era stata sentita ed erano state raccolte le sue dichiarazioni. Quattro anni dopo, è iniziato il processo a carico della mamma, accusata di maltrattamenti. Secondo il difensore della madre: “La mamma voleva solo il bene della figlia e ha agito sempre per tutelare la salute della ragazza”. Con ciò si riferiva ai problemi alla schiena della ragazza. Che l’obesità sia un fattore di rischio per la salute è fuori discussione, ma ci sono modi e modi per pensare al proprio benessere psicofisico e tra questi non crediamo rientri l’insulto.

Il giudice, in primo grado, ha condannato la madre a un anno e quattro mesi.

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