“Flavia Borzone ed Elettra Lamborghini sono sorelle. Lo prova il loro Dna”.
Nell’aula del tribunale penale di via D’Azeglio a Bologna, gli avvocati della trentacinquenne e di sua madre Rosalba Colosimo, a processo per la diffamazione del patron della casa del Toro, tirano fuori loro ‘asso nella manica’: gli esiti della comparazione tra il Dna della loro assistita e quello della cantante figlia di Tonino Lamborghini, effettuati da un docente dell’Università di Ferrara.
“Che provano al 100% che le ragazze sono sorelle”, come spiega l’avvocato Sergio Culiersi che, assieme ai colleghi, difende le due donne portate a processo da Lamborghini. L’accusa sarebbe per le affermazioni rilasciate in un programma tv e su una rivista scandalistica.
“Sono stato aggredito in tv e sui giornali su fatti privati”, aveva riassunto nella scorsa udienza, il patron della casa del Toro, assistito dal professor Mauro Bernardini.
“Mio padre è Tonino Lamborghini”: un sogno
Tutto sarebbe esploso in seguito alle affermazioni della cantante lirica partenopea e di sua figlia Flavia: su Canale 5 e su una rivista avevano affermato che il vero padre della 35enne non fosse l’uomo di cui porta il cognome, marito di sua madre, bensì proprio Tonino Lamborghini (la causa per il disconoscimento della paternità dal genitore è pendente al tribunale di Napoli).
“volevo solo sapere di chi sono figlia”: ma per favore
Ieri, in aula, le imputate erano chiamate a ricostruire, di fronte al pm e al giudice Anna Fiocchi, la loro versione dei fatti. Tre ore di udienza, durante le quali hanno ribadito la loro posizione: “Non volevo offendere nessuno, solo sapere di chi sono figlia”, ha spiegato la 35enne. Ma chi ti crede? Tutto questo macello solo per sapere chi fosse il tuo vero padre? Facci il piacere Flavia… Se tu fossi davvero la figlia di Tonino Lamborghini, diciamo che la tua vita non rimarrebbe proprio la stessa.
Ma com’è stato possibile se Lamborghini non aveva accettato?
Testimonianze a cui ha fatto seguito, da parte dei legali, la produzione degli esiti dell’esame genetico.
Ma come è stato possibile comparare i due Dna, visto che Tonino Lamborghini non aveva accettato di sottoporsi al test?
“Abbiamo ingaggiato quattro investigatori privati per le nostre indagini difensive – spiegano i tre avvocati delle imputate – e siamo riusciti ad acquisire una cannuccia con la saliva di Elettra, prelevata da un frappé che la cantante aveva bevuto. Sono emersi elementi granitici in quest’udienza, che dimostrano come la nostra assistita ed Elettra Lamborghini siano sorelle. E dunque, figlie dello stesso padre: per noi questo basta a far cadere l’accusa di diffamazione, perché le donne hanno solo detto la verità”. Il giudice, al termine del dibattimento, ha acquisito la relazione dell’investigatore privato.
Come andrà a finire questa storia?
Il processo è stato rimandato a marzo prossimo. “In questo giudizio – precisa il professor Bernardini, l’avvocato di Lamborghini – era già stato chiesto dalla difesa un esame del Dna, che è stato respinto dal giudice. La sede deputata a un simile accertamento è una causa civile. Il punto del processo in atto sono invece le frasi diffamatorie pronunciate nei confronti del mio assistito, dando per scontato che la figlia e l’imputata siano sorelle e trattandolo, per questo, in malo modo”.