Non avete idea di cosa stiamo per dirvi su Dazn
A voi può sembrare una notizia normale, invece di normale, non c’è proprio nulla. Il calcio in Italia è in assoluto la cosa più importante e che più interessa alla gente. Chi vi scrive è un appassionato di calcio, che ha frequentato stadi, curve, trasferte, e che non vedeva l’ora di guardare il 90′ minuto per guardarsi le sintesi delle partite, realizzate dagli inviati, che in quell’epoca senza social – e forse anche senza internet – diventavano punto di riferimento delle nostre vite, icone.
Com’è cambiata la comunicazione calcistica
Era impensabile potersi guardare tutte le partite alla televisione contemporaneamente, era impensabile avere una telecamera dentro lo spogliatoio e sentire le voci dei giocatori. Quanto è cambiata, in questi quarant’anni, la comunicazione del cacio. Una volta era come doveva essere: di proprietà esclusiva della Rai. Ma poi è arrivata Mediaset, che ha costruito il primo vero broadcast italiano, Mediaset Premium. Risultato? Fallimento. In un epoca in cui oggi gli OTT – i cosiddetti Over The Top come Netflix, Disney, Paramount – sono i progetti televisivi editoriali più importanti che ci sono al mondo. Controcampo era la trasmissione per eccellenza più istituzionale per il popolo italiano: Sandro Piccinini ed Elisabetta Canalis. Un modo di raccontare il calcio unico.
“CAANNNAVARO” urlava Caressa
I diritti passarono a Mediaset, poi arrivò Murdoch, l’uomo più potente del mondo, che fondò Sky. Trasformò Caressa e Bergomi in due idoli nazionali, in due simboli del calcio. La Nazionale non si guardava più su Rai1. La finale dei mondiali l’hanno guardata tutti su Sky. “CAANNNARO” urlava Caressa.
E’ tutto cambiato: solo ebeti
Oggi è cambiato tutto. Ad un certo punto è arrivato uno strano broadcast dai colori commerciali, finanziato dalle piattaforme di scommesse: Dazn. Ad un certo punto, dal nulla, è spuntato DAZN. Che ha comprato tutto. Tutto lo sport. Non aveva i conduttori, non aveva gli opinionisti, e ha dovuto improvvisare tutto questo. Il primo anno con dei risultati drammatici, veramente critici. Ex calciatori, improvvisati commentatori, con dei risultati di un livello bassissimo, degli studi imbarazzanti e dei commenti fuori dal comune con allenatori importantissimi, e giocatori altrettanto importanti, costretti a doversi confrontare con degli ebeti.
Fabrizio Corona paga 5 abbonamenti DAZN
Io, Fabrizio Corona, che ho 5 televisioni in casa, un iPad e un telefonino, pago 5 abbonamenti DAZN: questo perché con un abbonamento, che comprende il MultiView, in teoria si potrebbe vedere su 3 apparati, peccato che poi si fa confusione, e per evitare la “non connessione” – e poterlo guardare dove cazzo voglio – pago 5 abbonamenti. Cioè do 200 euro a DAZN.
LA NOTIZIA ESCLUSIVA SU DAZN
Nessuno lo sa, ma DAZN – e questa è la notizia esclusiva – ha preso i diritti del calcio per i prossimi 5 anni. Ma c’è un problema: non ha un direttore, né un vice. Come fa una testata giornalistica sportiva ad avere i diritti del gioco più importante al mondo e non avere un direttore e un vice direttore? La comunicazione calcistica richiede professionalità, valore, qualità. Sono le squadre di calcio e la FIGC che concedono i diritti. Allora, come al solito, è tutto comprabile in questo cazzo di Paese.
Magari il problema fosse solo questo
Ma il problema non è questo: DAZN non paga, aumenta gli abbonamenti, truffa sugli abbonamenti. I collegamenti sono in ritardo, non vanno: se hai 2 apparecchi uniti, uno, trasmette cinque secondi prima dell’altro. E taglia, taglia, taglia dipendenti su dipendenti e non paga. Le difficoltà economiche sono ENORMI. Sta tagliando in tutti i settori. Anche rispetto agli altri paesi, l’Italia è quella messa peggio.
Viva Maradona e..
Per ora di salvi ci sono i giornalisti, ma per quanto? Chi lo sa. Ma a chi gli ha ceduto i diritti, ovvero le squadre e chi comanda, poco importa. Pensano di aver incassato sulla carta, svendendo la professionalità di un calcio ormai con dei giocatori di cui vergognarsi, senza identità, senza eccellenze. E di un mondo, che ormai ha toccato il fondo. Viva Maradona.