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Ferragni e il “finto” boom di prenotazioni all’hotel promosso

La settimana bianca all'Hotellerie de Mascognaz della Ferragni? Prima di parlava di shitstorm alla struttura, poi adesso sembra che vada tutto bene. Ma siamo sicuri?

L’hotel della discordia e il “boom” di prenotazioni

L’hotel in questione era finito al centro delle polemiche per aver ospitato Chiara Ferragni è ancora disponibile sia per il weekend che per pernottamenti più lunghi, nonostante siamo in altissima stagione. La struttura però aveva millantato un “boom di follower e prenotazioni” dopo la collaborazione con la Ferragni. Sappiamo quanto sposti (o forse è meglio dire spostasse) in termini di visibilità Chiara e, infatti, nonostante l’iniziale shitstorm contro l’imprenditrice nei commenti del post della struttura, dopo la visita e la sponsorizzazione dell’influencer di Cremona l’Hotellerie de Mascognaz avrebbe registrato un “boom di follower e prenotazioni”. O almeno, secondo la proprietaria. La realtà, infatti, sarebbe ben diversa. Andando sul sito web dell’hotel, il tutto esaurito millantato dalla struttura non sembrerebbe corrispondere alla realtà. Un fatto, questo, confermato anche telefonicamente. Nonostante le sole ventotto stanze presenti nella struttura, ci sarebbe infatti ancora posto sia nel mese di febbraio che di marzo.

Boom di prenotazioni sì o boom di prenotazioni no? 

Questa è la domanda che si stanno facendo da giorni i fan della Ferragni, i clienti dell’Hotellerie de Mascognaz e soprattutto le aziende e gli esperti di marketing, che dopo il “caso pandoro” stanno cercando di capire gli effetti della vicenda sulle attività imprenditoriali dell’influencer e delle società che collaborano con lei. La risposta, nonostante le dichiarazioni dell’albergo di Champoluc, sembrerebbe però essere no. Il «boom di follower e prenotazioni» confessato dalla proprietaria della struttura a Gambero Rosso non sembrerebbe infatti corrispondere alla realtà, considerando che sul sito web dell’hotel sarebbero molte le stanze ancora disponibili per le prenotazioni. Un fatto, questo, confermato anche telefonicamente. Nonostante le sole ventotto stanze presenti nella struttura, ci sarebbe ancora posto sia nel mese di febbraio che di marzo, per weekend o settimane bianche. Periodo, inoltre, d’alta stagione, soprattutto per una località di montagna che vanta uno tra gli impianti sciistici più belli d’Italia.

Il “finto” boom di prenotazioni

Il Codacons non ci pensa due volte

A confermare il “finto” boom di prenotazioni anche il Codacons, che con una nota ha smentito quanto emerso nelle ultime ore: «Abbiamo provato ad acquistare un soggiorno scoprendo che, nonostante la struttura disponga solo di 28 unità abitative, stanze e chalet nelle prossime settimane sono ancora libere e perfettamente prenotabili. Lo stesso sito dell’hotel, nella pagina dedicata alle prenotazioni, conferma la possibilità di acquistare soggiorni nelle prossime settimane».

Secondo il Codacons, «non solo non ci sarebbe stato nessun boom delle prenotazioni a seguito della pubblicità alla struttura fatta dall’influencer, ma l’unico “effetto Ferragni” finora accertato sembra essere la valanga di critiche e commenti negativi lasciati dagli utenti sulla pagina dell’hotel. A seguito dei tanti dubbi sollevati dai cittadini, abbiamo deciso di presentare una istanza d’accesso all’Hotellerie de Mascognaz, affinché fornisca i documenti circa il pagamento del soggiorno da parte della Ferragni, per capire la natura dei rapporti tra l’influencer e l’hotel e quale tariffa sia stata applicata all’imprenditrice digitale per i servizi fruiti».

E i proprietari cosa dicono?

Proprio ieri l’ufficio stampa dell’Hotellerie de Mascognaz aveva parlato dell’effetto Chiara Ferragni sui loro follower e guadagni: «Diecimila nuovi follower in ventiquattr’ore, il doppio di quanti ne avevamo accumulati in anni di lavoro». Insieme ai follower, secondo i proprietari della struttura erano cresciute anche le prenotazioni, al punto da «non riuscire più a starci dietro».

La pioggia di critiche (vabbe’ che sei abitutuata)

L’imprenditrice digitale – in crisi di immagine da quando è scoppiato il pandoro gate – aveva pubblicato sui social una foto dell’hotel, dove aveva soggiornato per qualche giorno di relax. L’albergo le aveva chiesto di poter condividere il post sul proprio profilo Instagram, pessima idea: dopo poche ore aveva dovuto cancellarlo, vista la pioggia di critiche. Era stata poi la stessa manager dell’Hotellerie a raccontare al “Gambero Rosso” la visita dell’influencer: «Ci ha telefonato la direttrice di un altro albergo di Courmayeur per chiederci se poteva farci piacere che la Chiara passasse un weekend da noi. E le abbiamo detto certamente sì, perché no? Così è arrivata da noi. Del resto, qui possono venire tutti, siamo una struttura di ospitalità aperta al mondo. Purtroppo, ci dispiace che invece nel mondo ci sia odio».

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