Google Maps sempre più intelligente
Google Maps da anni ormai ci guida in strade sconosciute e ci ha salvati da parecchie situazioni difficili. Ma a quanto non pare non basta. Google Maps presto diventerà ancora più intelligente. L’azienda ha iniziato a testare l’intelligenza artificiale generativa in Maps per aiutare gli utenti a trovare più facilmente luoghi interessanti.
Come?
La novità si basa su modelli linguistici di grandi dimensioni (Large Language Models o LLM in inglese) addestrati specificamente per analizzare le informazioni dettagliate su oltre 250 milioni di luoghi presenti in Maps. Questi modelli saranno in grado di comprendere domande in linguaggio naturale poste dagli utenti e fornire risposte personalizzate attingendo anche dagli approfondimenti condivisi dalla vasta community di Maps.
Chiedi all’IA tutto ciò che vuoi
Ad esempio, se un utente chiede “luoghi con un’atmosfera vintage a San Francisco”, l’intelligenza artificiale analizzerà i dati su attività commerciali, foto, recensioni e valutazioni per suggerire opzioni rilevanti per quella specifica richiesta. Si tratta di un passo avanti significativo per Maps, che da semplice strumento di navigazione punta a trasformarsi in un vero e proprio assistente virtuale per scoprire nuovi punti di interesse intorno all’utente. L’integrazione dei modelli linguistici generativi accelererà questa transizione.
Conoscendoci in Italia respingeranno l’iniziativa
Inizialmente la feature sarà disponibile solo negli Stati Uniti e solo per un gruppo ristretto di contributori della community Local Guides. Si tratta di collaboratori speciali che contribuiscono attivamente con recensioni, foto e correzioni, con il loro coinvolgimento iniziale che mira a raccogliere feedback per affinare l’intelligenza artificiale e assicurarsi che venga applicata in modo responsabile prima che raggiunga l’intera platea degli utenti di Maps.
Prossimo obiettivo? Appuntamento con l’IA?
Non è ancora chiaro se le risposte dei modelli linguistici differiranno significativamente dai risultati di ricerca standard. Ad ogni modo l’obiettivo è rendere l’interazione più naturale e “umana”, proprio come concesso dalle ultime tecnologie di assistenza basate su IA generativa. La sfida più grande per il team di sviluppo sarà gestire le inevitabili imperfezioni e incomprensioni dell’intelligenza artificiale per evitare consigli fuorvianti o imprecisi. Ed è per questo che il rilascio avverrà in maniera graduale.