Home CRONACA Rocky KO, muore Apollo Creed e resta solo sul ring

Rocky KO, muore Apollo Creed e resta solo sul ring

addio ad "Apollo Creed", Carl Weathers muore all'età di 76 anni

Nonostante le decine di film, uno solo è rimasto nel cuore del pubblico

In 50 anni di carriera, Weathers ha recitato in oltre 75 tra film e serie tv. Ma l’interpretazione più amata dal pubblico era stata quella dello sfidante di Stallone nel primo Rocky del 1976.

L’annuncio

È morto all’età di 76 anni Carl Weathers, l’Apollo Creed della saga di Rocky Balboa con Sylvester Stallone. Ad annunciarlo è stato il manager dell’attore Matt Luber.

“Si è spento nel sonno e in pace”, ha detto la famiglia: “Era un uomo straordinario che ha vissuto una vita straordinaria. I suoi contributi al cinema, alla televisione, allo sport hanno lasciato un segno indelebile attraverso le generazioni”.

Ma chi è Weathers? Non solo “lo sfidante di Rocky”

Weathers era un atleta prestato al cinema: aveva iniziato giocando nella National Football League e solo successivamente aveva calcato il set in Predator con Arnold Schwarzegger (1987) e avuto un ruolo importante in Happy Gilmore di Adam Sandler. Di recente era stato candidato a un Emmy per la serie spinoff di Guerre Stellari The Mandalorian per Disney + di cui aveva anche diretto un paio di episodi della seconda e terza stagione. 

Il ruolo che gli ha cambiato la vita

In mezzo secolo di carriera, Weathers ha recitato in oltre 75 tra film e serie tv. Ma l’interpretazione che l’aveva catapultato nell’Olimpo dei grandi era stata quella dello sfidante di Stallone nel primo Rocky del 1976. Tre anni più tardi il sequel che ha poi avuto altre due uscite, nel 1982 e nel 1985 (nel film in cui viene ucciso sul ring da Ivan Drago – Dolph Lundgren). 

Persino regista

L’artista non aveva mancato di dare il suo contributo anche in qualità di regista: era stato dietro la macchina da presa in due episodi di The Mandalorian e in alcune puntate di Law & Order e Chicago Med.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.