Dopo il suo debutto nei cinema, il film Tutti tranne te, con Sydney Sweeney e Glen Powell, ha registrato un notevole successo al botteghino nel suo primo fine settimana. Diretto da Will Gluck, il film ha segnato la migliore apertura per una commedia romantica in Italia dal 2019. Ha incassato 1.391.000 euro e attirato 181.000 spettatori. Il successo del film si è esteso anche a livello internazionale, superando i 120 milioni di dollari di incasso complessivo. Il film è stato annunciato da Sony Pictures nel gennaio 2023, con Sydney Sweeney e Glen Powell come protagonisti e Will Gluck alla regia. Le riprese sono iniziate nel Nuovo Galles del Sud nel febbraio 2023 e sono state completate a Sydney nel marzo dello stesso anno. Il teaser trailer è stato rilasciato il 19 ottobre 2023, seguito dal trailer ufficiale il 26 novembre dello stesso anno.
La trama di Tutti tranne te
Il film racconta la storia di Bea, una studentessa di giurisprudenza dell’Università di Boston, che incontra casualmente Ben, un dipendente della Goldman Sachs, mentre cerca la chiave del bagno in un bar. Nonostante una connessione immediata, la loro prima giornata insieme finisce con una serie di malintesi che li allontanano per sei mesi. Si ritrovano durante i preparativi per il matrimonio delle rispettive sorelle, e nonostante l’iniziale ostilità, sono costretti a trascorrere del tempo insieme in Australia, dove il matrimonio avrà luogo. Durante il viaggio, Bea e Ben devono affrontare i propri sentimenti contrastanti, mentre i loro amici e parenti cercano di riunirli per il bene della famiglia. Tra equivoci, gelosie e momenti romantici, Bea e Ben devono confrontarsi con la propria vita e i loro desideri.
La critica
Sul Cinematografo, Giulia Lucchini scrive: “Per caso hanno anticipato San Valentino? Al cinema sembrerebbe visto che la commedia romantica di Sony Pictures, Tutti tranne te (Anyone But You è il titolo originale), esce giovedì 25 gennaio con Eagle Pictures. Diretta da Will Gluck, regista di Amici di letto e Peter Rabbit, questa rom-com ambientata in Australia vede protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell. Lei, statunitense, classe 1997, una lunga chioma bionda, due grandi occhi azzurri (ehm, diciamo non solo quelli) e un sorriso smagliante, ha debuttato sul grande schermo con C’era una volta a Hollywood (2019) di Quentin Tarantino ed è salita alla ribalta grazie alla serie tv HBO di grande successo Euphoria conquistando ben presto la generazione Z. Lui, texano, classe 1988, è il classico belloccio muscoloso, ma dalla faccia birichina, noto per il suo ruolo in Top Gun: Maverick (2022).
Affascinante e spiritosa lei. Un po’ tontolone e impacciato lui. Fatto è che insieme funzionano e alla grande. Tanto che recentemente ci sono stati diversi rumors, poi smentiti, su una reale storia d’amore tra i due. Finta o vera che sia poco importa, perché la chimica tra i due sul grande schermo abbonda. E questo è quel che conta per noi spettatori pronti a volare proprio nella città con cui l’attrice condivide il nome.
Presupposto del film è il classico hate to love. Per dirla in italiano: da nemici ad amanti il passo è breve. Per dirla come al cinema: poco cambia con l’inizio della storia tra Bridget Jones e il suo capo Daniel Cleaver. In questo caso Bea (Sydney Sweeney) è una studentessa di legge alla Boston University (in realtà l’ha appena lasciata ma ancora non l’ha detto ai genitori), mentre Ben (Glen Powell) lavora nel settore finanziario alla Goldman Sachs. I due si incontrano, passano una bella giornata insieme, fanno l’amore. Il giorno dopo però tutto si rompe. Malintesi ed equivoci li allontanano. Dall’amore però non si sfugge: si ritroveranno inaspettatamente su un volo destinazione Sydney come invitati allo stesso matrimonio.
Tanti scontri verbali che nascondono scintille. Gag piuttosto esilaranti (dai grossi ragni nei calzoncini ai surfisti con la sabbia nel bocchettone). Dichiarazioni d’amore finali sullo stile della più bella di tutte, ovvero quella di Harry ti presento Sally al veglione di Capodanno a New York, ma questa volta davanti alla Sydney Opera House. E (senza fare spoiler) paure superate per raggiungere l’amata alla Pretty Woman dove Richard Gere, sebbene spaventato dall’altezza, saliva la famosa scala antincendio, l’happy end è assicurato.
Un lieto fine dei tempi moderni garantito da questa coppia per certi versi un po’ Barbie e un po’ Ken, ma che strizza l’occhio (vedetelo e capirete perché) anche a Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. Se la citazione di Titanic non è un caso. La musica però è tutt’altra (Unwritten di Natasha Bedingfield fa da padrone). E non ci dispiace affatto. E questa commedia romantica americana non solo non affonda, ma fa stare bene. A un certo punto Bea dice a Ben: “Ho avuto paura perché sono stata bene”. Ecco, non abbiate paura e andatela a vedere”.
Guarda la gallery
Curiosità
Unwritten, è la principale canzone del film, definita da Powell come la sua “serenity song”. Il pezzo è stato reinterpretato dall’attore in un video condiviso insieme a Bedingfield, che rimane incredula nel ritrovarsi nelle playlist dopo tanti anni dal suo successo nel suo album di debutto del 2004. La sfida canora tra i membri del cast è proseguita sui social media, dove gli utenti hanno iniziato a creare una varietà di contenuti video, tra karaoke e coreografie di gruppo, utilizzando la canzone come colonna sonora.
“Molti si chiedono: ‘Perché non smetto di cantare questa canzone?'”, mentre altri si chiedono: ‘Come mai non l’avevo sentita prima?'”. Tra coloro nati negli anni 2010, c’è un vero e proprio recupero delle hit che hanno dominato le classifiche all’inizio del millennio, e il ritorno in radio di artisti come Bedingfield (ora quarantaduenne) ed Ellis-Bextor ne è la prova. Tutto questo, ovviamente, è un vantaggio per i film.