Cambia il nome ma non il prodotto: è guerra
Utilizzare un nomignolo diverso, simpatico, ma riproporre lo stesso prodotto di un’azienda concorrente, non è poi così corretto. E Barilla si è anche stufata. A tal punto da cominciare una battaglia, che porta avanti dall’estate scorsa, contro i biscotti realizzati da alcune case produttrici ed “ispirati” – per non dire copiati – a quelli “originali”. Gli “Abbracci” diventano così “Amiconi”, i “Pan di Stelle” sono denominati “Maramao”, Le “Gocciole” diventano “Gocciotti” – ammazza che fantasia -.
Non è solo una guerra di nomi
Una vera e propria guerra di nomi – e non solo – ciò per cui il Tribunale di Brescia è stato chiamato a dipanare, nelle vesti del giudice Davide Scaffidi della sezione specializzata in materia di impresa, il quale ha firmato un’ordinanza di 11 pagine in cui viene data ragione all’azienda di Parma contro la perugina Tedesco srl e la Sapori Artigianali srl di Bergamo.
Sussiste un elevato grado di confondibilità
Il tribunale bresciano, lo scorso 15 gennaio, ha stabilito che sussiste un «elevato grado di confondibilità» di forme e packaging dei biscotti, ravvisando «il fumus della contraffazione», imponendo a Tedesco il blocco della produzione di tre biscotti e la modifica del packaging di altri sei.
Quando è scoppiata la guerra (scorretta) dei biscotti
La vicenda prende le mosse nel giugno dello scorso anno, quando Barilla intenta una causa a Tedesco e Sapori Artigianali chiedendo la sospensione della produzione e commercializzazione di dieci forme di biscotti, per cinque delle quali ha registrato il marchio. Nella sua accusa la multinazionale parmense parla di concorrenza parassitaria, comportamento commerciale scorretto e contraffazione. Chiede dunque all’azienda di interrompere immediatamente la produzione di queste referenze.
Ma di quali biscotti si tratta?
I biscotti in questione sono: Tondolotti, Amiconi, Raggi di Sole, Maramao, Armoniche, Gocciolotti, Cruschetti, Zuccheri, Tuorlini e Biscotti con cereali e frutta. Imitazioni, secondo Barilla, dei suoi prodotti: Macine, Abbracci, Campagnole, Pan di Stelle, Molinetti, Gocciole, Gran Cereale, Galletti, Tarallucci e Gran Cereale frutta. La multinazionale emiliana ha giustificato la causa legale ritenendo «opportuno agire giudizialmente al fine di tutelare i propri marchi e i propri prodotti».
Una battaglia vinta, in parte
Il giudice bresciano ha così stabilito che delle dieci forme contestate a Tedesco, tre vengano inibite (Amiconi, Gocciolotti, Maramao equivalenti a Abbracci, Gocciole e Pan di Stelle, marchi depositati da Barilla nel 2014), imponendo la cessazione della produzione e della commercializzazione entro 20 giorni, mentre sei dovranno cambiare packaging (Zuccheri, Cruschetti, Tondolotti, Raggi di Sole, Tuorlini, Armoniche). Le confezioni già sul mercato potranno continuare a essere vendute – e probabilmente saranno anche le ultime vendite -.