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Grammy Awards, in America la musica è femminista: guai a togliere Taylor Swift dalla prima posizione – LE FOTO ESCLUSIVE

Negli Oscar delle canzoni 2024 domina la presenza femminile. Taylor Swift al 13esimo premio in carriera, Billie Eilish canzone dell'anno, Miley Cyrus miglior registrazione. Cantano Dua Lipa, Tracy Chapman, Billy Joel e l'80enne Joni Mitchell

66th Annual Grammy Awards, Arrivals, Los Angeles Pictured: Emma Brooks,Taylor Swift Ref: SPL10750860 040224 NON-EXCLUSIVE Picture by: @broadimage / SplashNews.com Splash News and Pictures USA: 310-525-5808 UK: 020 8126 1009 eamteam@shutterstock.com World Rights, No France Rights

Sono 4 anni che Taylor Swift scassa i coglioni

La 66esima edizione dei Grammy Awards, l’equivalente degli Oscar per la musica di ogni categoria, ha incoronato la solita Taylor Swift. E’ la prima artista nella storia del premio a vincere quattro volte per il miglior album dell’anno – anche se il premio andrebbe dato per essere la più mainstream, dell’anno – considerato l’onore più prestigioso.

Taylor negli ultimi anni si è imbattuta a favore delle politiche progressiste e nella difesa dei diritti della comunità Lgbtq+. E sapete cosa significa questo? Che non piò essere toccata. Ha uno scudo di protezione sociale e soprattutto ha l’amore cieco da parte di tutta la comunità arcobaleno, che in America spopola da anni. Il risultato è un prodotto commerciale, una figura femminile alla rivalsa sociale, che accoglie tutti ed è portatrice di amore e libertà. Tutte cazzate.

Una bomba d’acqua rovina gli abiti (tremendi)

Prima una bomba d’acqua che allaga Los Angeles, costringe il governatore a diramare l’allarme rosso, inzuppa gli abiti trendy – alcuni terribili – degli ospiti, costringe a ritardi, complica le scalette e le foto di rito sul tappeto rosso.

Tre premi per la musica ma poi viene arrestato

Poi, a pochi minuti dall’inizio, un colpo di scena: il rapper Killer Mike conquista tre premi nella sua categoria – per la cronaca, migliore performance, miglior canzone e miglior album – e un attimo dopo viene portato via dalla polizia con le manette ai polsi, fra lo stupore dei presenti e le grida: “Liberatelo!”. Si scoprirà poi che c’è stata solo lite con un addetto alla sicurezza, ma Killer Mike ha senz’altro conquistato la scena, alla Cripto.com Arena di Los Angeles, nella grande notte dedicata al top della musica contemporanea.

Guarda il video dell’arresto di Killer Mike 

Ecco la gallery dei look più stravaganti degli artisti: vota il peggiore!

Taylor Swift

Miley Cyrus

Billie Eilish e Finneas O’Connel

Victoria Monet

Joni Mitchell

Tracy Chapman

Kylie Minogue

Celine Dion

Beyoncè

Dua Lipa

Ormai è solo una tradizione

Sono tutti bravi, tutti premiati, ma sempre gli stessi. La cerimonia condotta da Trevor Noah vola con la performance di Dua Lipa, che eccita la folla con un medley dei suoi brani. Poi con Billie Eilish e Finneas che portano sul palco “Barbie”, parte della colonna sonora di uno dei film più apprezzati e discussi dell’anno. 

Poi ancora c’è Mariah Carey che annuncia il premio alla miglior performance solista nel genere pop: a Miley Cyrus, per “Flowers”, primo Grammy per l’ormai lontana Hannah Montana del mondo Disney. Che per lo stesso singolo – cantato poco prima dal palco – si aggiudica il premio alla miglior registrazione dell’anno, uno dei più prestigiosi in assoluto perché premia sia l’artista che tutto il team di produzione del brano.

Karol G fa la storia dei Grammy diventando la prima donna a vincere per il miglior album di “música urbana” – categoria che comprende vari sottogeneri di musica latina – con il suo “Mañana Será Bonito“: premio consegnato da Christina Aguilera e Maluma. E se il premio come miglior “nuovo artista” o rivelazione dell’anno ha davvero il potere di aprire scenari di successo, Victoria Monét ha senz’altro un futuro luminoso davanti a sé.

Billie Eilish ha frequentato la stessa scuola di Taylor Swift

Billie Eilish si prende il Grammy per la canzone dell’anno, con “What was I made for“, anche qui un pezzo di colonna sonora di “Barbie”: sorta di rivincita per un film deluso dalle nomination agli Oscar ma premiato dagli incassi e dalla critica. Ma Billie segue la stessa filosofia di Taylor.. amore per tutti, difesa delle minoranze et cetera, et cetera, et cetera.

A Jay-Z va il Dr. Dre Global Impact Award, una sorta di premio alla carriera: che il rapper usa sul palco per accusare la giuria di non avere mai assegnato l’Album dell’anno a Beyoncé, nonostante 88 nomination e 33 altri premi. Che Beyoncé sia sua moglie è secondario, sembra voler dire, visto che la chiama “giovane signora”.

Mah si, premiamo anche Joni Mitchell.. per essere sopravvissuta!


Gli artisti sono tanti e i premi anche, in questa lunga notte che vede esibirsi tra gli altri Rodrigo, un intramontabile Billy Joel, Boy, Travis Scott e per la prima volta anche un mito di 80 anni suonati come Joni Mitchell. 

Permalosino il nostro Travis Scott

Travis Scott non ha preso per niente bene la sconfitta ai Grammy. Il rapper di Houston ha espresso tutto il suo malcontento prima su X e poi in diretta davanti al pubblico dell’evento durante la sua esibizione.

Torniamo alla nostra amata Taylor Swift

Ma gli occhi erano tutti puntati su Taylor Swift: la star del momento, già donna dell’anno per la rivista Time, in predicato di battere un record storico diventando la prima artista a ricevere il riconoscimento per miglior album per quattro volte. E infatti: Swift vince il suo tredicesimo Grammy in carriera, quello come “miglior album pop vocale” con “Midnights” – battendo peraltro campioni come Kelly Clarkson, Miley Cyrus, Olivia Rodrigo e Ed Sheeran. 

Se entra in politica è finita

E si vede che non ne ha abbastanza, Swift: perché sale sul palco e annuncia il nuovo disco per il 19 aprile – si chiamerà “The tortured poets department“, all’incirca “Il dipartimento dei poeti torturati”, tutto un programma. Istantaneamente il suo account su Instagram va in tilt, intasato da circa 2,2 milioni di like. Del resto, con 280 milioni di follower, può succedere. Se il prossimo passo è entrare in politica, siamo rovinati, e persone che la voterebbero, non mancano.

 

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.