“Scusate, sono ancora viva ma l’ho fatto per una buona causa”: sono queste le parole dell’influencer indiana, Poonam Pandey, che i suoi fan credevano morta.
Follia in India
Il team di Poonam Pandey, 32 anni, aveva comunicato ai suoi follower la sua scomparsa. Fatto a cui anche i giornali hanno creduto. Peccato che lei abbia ingannato un milione di persone. Il motivo? Lei dice che il tutto faceva parte di una campagna per la prevenzione del tumore al collo dell’utero. Fatto che, ovviamente, in pochi hanno apprezzato, perchè ci sono molti modi per sensibilizzare, tra i quali non rientra il tentativo di creare hype attorno al proprio personaggio. Anche perché, se proprio vogliamo dirla tutta, se si vuole mandare un messaggio positivo e sensibilizzare al tempo stesso, rimandare al tema della morte non fa altro che allontanare le persone piuttosto che avvicinarle a quel determinato argomento.
La reazione che ha scatenato Poonam Pandey
in India il caso di Poonam Pandey sta facendo discutere l’intera nazione, un po’ come è accaduto e sta accadendo da noi con Chiara Ferragni. Modella, attrice, influencer da oltre un milione di follower, la sua morte era stata comunicata proprio sui suoi canali social alcuni giorni fa generando un’ondata di commozione e cordoglio. “Siamo estremamente afflitti nel comunicarvi che la nostra amata Poonam è morta per un tumore al collo dell’utero dopo aver coraggiosamente combattuto la malattia. In questo momento di lutto vi chiediamo di rispettare la nostra privacy”.
Solo un giorno dopo riappare in un video pubblicato sui social
Scorrendo gli oltre 9000 commenti, le stesse attiviste da lei citate si dissociano dalla campagna organizzata insieme al gruppo di comunicazione Hauterrfly. “Ti prego di non associare il mio nome a questa operazione senza alcuna morale”, scrive l’educatrice e embrionologa indiana Tanaya Nerendra, nota sui social (dove ha oltre un milione di follower) come Dr. Cuterus.