Home CRONACA Alessandra Amoroso vuole imitare la Ferragni e pensa agli haters

Alessandra Amoroso vuole imitare la Ferragni e pensa agli haters

Alessandra Amoroso ha deciso di deliziarci, durante la conferenza stampa, con una cosa molto simile a quella che aveva fatto Chiara Ferragni l’anno scorso.

Ferragni 2.0

Vi ricordate l’influencer che si era fatto fare un abito con su scritti alcuni degli insulti che aveva ricevuto sui social? Già la scelta non l’avevamo capita allora. O meglio, avevamo capito che la Ferragni volesse tentare un qualcosa di rivoluzionario, peccato che non ci sia riuscita. La Amoroso avrebbe tentato di copiare le gesta della “Queen” degli influencer leggendo in conferenza stampa alcuni degli insulti che le avrebbero fatto più male. Il tutto condito da una lacrimuccia e con la voce semi rotta. È la prima volta che viene al Festival di Sanremo come concorrente e non si poteva risparmiare questa parentesi tanto inutile quanto ridicola?

Le parole di Alessandra Amoroso

Nella sala stampa dell’Ariston racconta come nasce il brano che porta in gara, che si intitola “Fino a qui”. Ci dice che “È un brano che parla di cadute, difficoltà grandi o piccole che nella vita ci si trova ad affrontare”. Parlando di quello che le è accaduto dice: “Una valanga d’odio mi ha investita da un giorno all’altro, insulti molto gravi e minacce di morte”. Si riferisce alla shitstorm generata da un autografo negato a un fan, il cui video è subito andato virale sui social.

Legge in commenti uno per uno, senza però dire nulla, senza commentare. “Preferirei cavarmi gli occhi che vede ‘sta merda”, “la figlia di Fantozzi”, “non ti fai schifo da sola?”. Sono questi alcuni dei commenti letti dalla cantante. Ma noi abbiamo solo una domanda: che bisogno c’era? Sappiamo benissimo che questi personaggi esistono, e dare loro una tale importanza, addirittura leggendo i loro commenti, non fa altro che alimentare una polemica che dovrebbe essere già seppellita. Avrebbe potuto parlarne, senza dover per forza renderlo spettacolo. Ma siamo un Paese che gira in questo senso: SE NON FAI RUMORE E NON FAI PARLARE DI TE NON SEI NESSUNO.

Il risultato? Non stiamo parlando della sua performance canora, ma di questo. È utile? No, anzi. Ma è l’Italia che certi personaggi vogliono propinarci.

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