Ieri mi sono dilettato nel dare quattro pagelle sul Festival di Sanremo.
Odio il Festival di Sanremo fin dai tempi in cui Belen Rodriguez era ospite e non volevano la mia presenza. Ma io entravo lo stesso e succedeva il putiferio. Alla fine, rimanevo sempre a guardarlo lì in camera perché mi buttavano sempre fuori. Il perché non l’ho mai capito, o forse era ben evidente. In ogni caso, ai miei tempi andavano di moda i calendari come Max e le vallette di Sanremo non venivano scelte per fama, popolarità o capacità, ma solo in qualità di figaggine. Allora abbiamo visto Monica Bellucci, Carla Bruni, Anna Falchi, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez quando ancora erano fighe.
QUESTO ERA SANREMO
O Valeria Mazza, quando anche lei era ancora figa. Ma oggi, per esempio, una come lei non la chiamerebbero più. Ma è normale o no che l’occhio voglia la sua parte? Ci devono essere delle belle canzoni – uno deve staccare – i comici, e poi delle belle donne che ti sollevano dalla giornata di merda e almeno per un giorno della settimana rimani contento. Invece, siccome il mondo è cambiato in peggio e sono tutti omosessuali, le fighe dei nostri tempi sono diventate Mahmood, Mengoni e i cantanti dei Santi Francesi.
Tutti con questi abiti da ballerini da circo, che se visti da una persona normale o da un anziano questi si chiedono se sia o meno carnevale. Poi vengono scelti come co conduttori Giorgia, Teresa Mannino, Mengoni e Lorella Cuccarini.
Va bene tutto, ma visto che noi paghiamo il canone Rai, con i nostri soldi, quattro fighe Amadeus mettile no? Perché non ne possiamo più di questi burattini che innalzano i diritti LGBTQI+ e che credono che il mondo sia tutto loro. Dei maschi veri che hanno bisogno di sostanza esistono ancora. E noi il Festival di Sanremo non lo guardiamo più, a meno che sabato non arrivi Emily Ratajkowski nuda coperta da tre stelline.
FABRIZIO CORONA