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Chiara Ferragni ci va o no in galera? Fascicolo della procura di Cuneo arrivato a pm Milano

Solo dopo lo studio dei documenti si passerà a sentire i protagonisti dell'inchiesta. Ecco tutti gli aggiornamenti

Il conto è arrivato per Chiara Ferragni

Il fascicolo della procura di Cuneo sull’influencer Chiara Ferragni è arrivato sul tavolo dell’aggiunto di Milano Eugenio Fusco che si è visto riconoscere dal pg della Cassazione Mariella De Masellis la competenza territoriale per il caso del pandoro ‘Pink Christmas’ della Balocco, azienda dolciaria con sede nella provincia piemontese. L’imprenditrice digitale è indagata per truffa aggravata anche per le uova pasquali con il suo marchio per Dolci Preziosi e la bambola in collaborazione con Trudi lanciata sul mercato nel 2019. Insomma, più che di un errore, qui si parla di un modus operandi.

Oreo non ce lo mettiamo?

Oltre a pandoro, uova pasquali e bambola, l’indagine potrebbe espandersi alla collaborazione con i biscotti Oreo, nel periodo del Covid, e alla donazione che Chiara Ferragni fece a Soleterre nel 2017. Contratti e omaggi ora al vaglio della procura e degli uomini della Guardia di finanza, solo dopo lo studio dei documenti si passerà a sentire i protagonisti dell’inchiesta, non prima di inizio marzo, a partire dalla stessa influencer Ferragni e dal suo braccio destro Fabio Maria Damato. La domanda resta sempre la stessa: l’influencer andrà o no in galera? Ai lettori l’ardua sentenza.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.