I giornalisti e i dipendenti Rai lo sapevano già da un mese che un Frecciarossa dedicato a Sanremo 2024 li avrebbe portati a destinazione. Peccato che Matteo Salvini, il Ministro del Traporti non ne sapesse nulla e se ne sia accorto solo ora. Si deve essere abbastanza distratti per non accorgersi di un qualcosa che non solo era su tutti i social ma anche sui giornali. Detto ciò, un ministro non dovrebbe apprenderlo dagli organi di stampa, bensì dal ministero che lui stesso guida.
Lo stupore di Salvini
Solo ieri, nella seconda giornata di Sanremo, Matteo Salvini ha appreso “con grande stupore dell’accordo tra Rai, Rai Pubblicità e Trenitalia per la promozione rispettivamente del 74esimo festival di Sanremo e del servizio ferroviario Frecciarossa”. Così scrivono fonti del Mit che sottolineano: “Posta la libertà commerciale di stipulare contratti, desta perplessità un accordo che ha totalmente bypassato il Ministero nonostante le implicazioni sulla circolazione ferroviaria ed il diverso trattamento rispetto ad altri viaggiatori”. A Roma Termini, alla partenza del Frecciarossa, erano presenti anche Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, e Giampaolo Rossi direttore generale della Rai.
Cosa dice Trenitalia
Da Trenitalia dicono che “Il Frecciarossa diretto a Sanremo domenica 4 febbraio era un treno charter, servizio regolarmente offerto da Trenitalia. Il Festival di Sanremo è l’evento in assoluto più seguito in Italia e uno degli eventi più seguiti al mondo; e il treno dedicato a Sanremo sta continuando a circolare in Italia, con un positivo ritorno d’immagine. L’iniziativa è nata all’insegna della sostenibilità e, grazie al treno, il viaggio è stato meno impattante anche dal punto di vista delle emissioni di Co2. Sul Frecciarossa hanno viaggiato anche circa 60 giornalisti di altrettante testate accreditati al Festival”.
Ovviamente la questione diventa subito politica e intervengono a tambur battente anche le opposizioni. Tra le persone dell’opposizione c’è Raffaella Paita, di Italia Viva, che chiede che Salvini venga a riferire in Aula. Va bene tutto, ma che i politici debbano andare a riferire in aula per un treno di Sanremo ci sembra un filino eccessivo. Si occupassero di fatti più importanti per il Paese, nonostante questo sia un nodo da sciogliere, più che altro perchè un ministro non può non essere al corrente di determinate questioni che lo riguardano direttamente.