Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli sono state contagiate dalla sindrome dell’“Andiamo a comandare”. L’agitazione degli agricoltori che dilaga in vari Paesi europei e ha portato i trattori a “picchettare” Sanremo troverà spazio venerdì 9 febbraio al Festival di Amadeus, ma a Naike non basta. «Non sono trattori ma sono persone», si scaglia Rivelli. «Se vuoi fare show non scherzi su una cosa del genere. C’è stata questa sorta di presa per il c**o di Fiorello e Amadeus, che ha detto che nessun trattore li ha chiamati». Mamma Ornella annuncia: «Venerdì io e mia figlia Naike arriviamo a Sanremo». Ecco, andiamo a comandare anche non in tangenziale: Naike, in un impeto di protagonismo che fa sorridere, precisa: «Loro sarebbero andati anche senza di noi, ma ci hanno chiesto di dargli un minimo di visibilità. Loro hanno provato a chiamare, ma nessuno risponde da Sanremo».
Evidentemente intimorita dall’irruzione di madre e figlia nel capitanare la protesta degli agricoltori, dopo l’ennesima buccia di banana del monologo di Teresa Mannino, la Rai con un comunicato prende il toro per le corna e annuncia: “Le istanze degli agricoltori troveranno voce all’Ariston nonostante l’estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni. Nell’impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco, Amadeus leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo».