Sanremo non è mai stato uno spazio della politica perchè Sanremo è il musical del sistema. Il sistema che mette in scena tutte le sue abilità; scenografie, streaming, luci, effetti e prodotti discografici che si esibiscono sul palco. Il pubblico in questo transfer cementa il proprio senso di appartenenza a un gruppo a una nazione, Sanremo è propaganda.
Le nomine in Rai vengono date da sempre in base alle quote di Governo, ultimamente non si fa altro che parlare di “Telemeloni”, così titolano i giornaloni della mediocre opposizione. Vedere questi giovani cantanti che cercano di sdoganare dei messaggi – seppur condivisibili – di Pace da un contenitore di un Governo che supporta la guerra, non arriva come un atto eroico e rivoluzionario: piuttosto arriva come farsa bella e buona. Se volete dissentire dal sistema non potete farne parte; è una contraddizione in termini. La musica con il tentativo politico di Ghali è abbastanza lodevole perchè non c’è il sermone, non c’è la predica e non c’è l’ostentazione: è un gesto artistico.
Dargen D’amico è ostentazione. E’ ostentazione tutto ciò che va oltre la canzone. E’ ostentazione l’appello contro la guerra, è ostentazione il look gender fluid, è ostentazione il rivelare le proprie turbe psichiche, è ostentazione anche la body positivity. Questo Sanremo -pure il precedente – travestito da avanguardia artistica e culturale è un monumento alla preservazione dello status quo, in altri tempi si sarebbe detto che è uno spettacolo borghese, il pop è altro; il pop è Geoelier se vogliamo dirla tutta. Non c’è verità, la verità la trovi nel karaoke di provincia il sabato sera.. La verità esiste dove non ci sono sponsor, dove non ci sono i brand con i loro stilyst, la verità esiste dove non c’è televoto, la verità esiste al di fuori dei media in generale. Questi giovani lupi travestiti da pecorelle sono artisti che si sono fatti acquistare dai brand, una volta si diceva fashion victim, oggi potremmo definirlo fashion brain washing.
Allevati a botte di talent show; bravissimi interpreti, perfetti, senza sbavature … sembrano carachters della Disney con la presunzione di essere John Lennon di give peace a chanche. Sanremo è la Repubblica italiana; salgono sul palco e vengono mostrati i cani della polizia, apre la kermesse la banda dei Carabinieri gli artisti che vi prendono parte sono solo un tassello della parata statale ma si credono unici e messaggeri di chissà quale verità, non si limitano al puro intrattenimento. La politica a Sanremo e come la frase scritta dentro i baci perugina; fa pensare per un secondo ma poi non ti cambia la vita.
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