C’è una meravigliosa canzone francese, Les amants d’un jour, che fu una delle più struggenti interpretazioni di Edith Piaf. Tradotta in italiano Albergo a ore. È stata cantata, tra gli altri, da Milva, Ornella Vanoni e Gino Paoli. Racconta di una coppia di ragazzi che prende una stanza a ore. Il punto di vista è quello di un inserviente, che li accoglie e li sistema nella camera n. 3. Per poi ritrovarli, la mattina, morti suicidi: “Se n’erano andati in silenzio perfetto, lasciando soltanto i due corpi nel letto”. Come hanno scelto di andarsene l’ex primo ministro cattolico olandese, Dries van Agt, e sua moglie Eugenie. Avevano entrambi 93 anni e hanno chiesto l’assistenza speciale dell’eutanasia.
L’eutanasia e il suicidio assistito sono legali nei Paesi Bassi dal 2002 per determinate condizioni: sofferenza insopportabile, nessuna prospettiva di sollievo e un desiderio di morte indipendente e di lunga data. Un secondo specialista deve confermare il desiderio e la maggior parte dei casi viene eseguita dal medico di famiglia a casa.
In Italia l’eutanasia è illegale ed è un nodo che ha sollevato aspre polemiche. Ricordiamo il caso di Piergiorgio Welby. È una pratica che ha il suo più accanito oppositore nel Vaticano. Secondo diversi sondaggi, la maggioranza degli italiani sarebbe favorevole all’eutanasia legale. Si batte da anni per colmare un vuoto legislativo l’ex deputato Marco Cappato, in prima linea con l’Associazione Luca Coscioni, che ha depositato in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia.
Nel 2021, con il Comitato Referendum Eutanasia Legale e grazie a oltre 13.000 attivisti, ha inoltre depositato 1 milione e 240 mila firme per permettere alle persone di decidere sul tema con un voto. La Corte costituzionale non ha ritenuto il quesito ammissibile.
La sentenza della Corte costituzionale sull’eutanasia
Con la sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, in Italia è invece possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l’aiuto indiretto a morire da parte di un medico. Le condizioni richieste sono quattro: la persona che ne fa richiesta deve essere pienamente capace di intendere e volere, deve avere una patologia irreversibile portatrice di gravi sofferenze fisiche o psichiche, e deve sopravvivere grazie a trattamenti di sostegno vitale.
Ed è di queste ore lo scontro sul caso fine vita in Emilia-Romagna, tra il presidente Stefano Bonaccini e le opposizioni di centrodestra, riguardo alla delibera della Regione con cui si garantisce il suicidio assistito in 42 giorni. Non sono mancati episodi di “fuga” all’estero, per evitare le tortuosità burocratiche, come hanno fatto Sibilla Barbieri e Dj Fabo, andati in una clinica svizzera per ricorrere al suicidio assistito.