Da direttrice del carcere di Siano (Catanzaro) a detenuta. Angela Paravati è finita in carcere nell’ambito di una inchiesta della direzione antimafia di Catanzaro perché “avrebbe consentito l’ingresso di droga e telefonini nella struttura carceraria e, soprattutto, per aver favorito, nel marzo 2022 l’evasione di un detenuto”.
L’arresto della direttrice
La direttrice avrebbe ricevuto regali e un soggiorno in una albergo di Pizzo Calabro per aver agevolato il trasferimento dell’assistente capo della «penitenziaria» Emanuela Elia al tribunale di sorveglianza di Catanzaro. Nell’inchiesta 16 persone sono in carcere e 10 sono agli arresti domiciliari, mentre 76 sono le persone indagate. Il procuratore facente funzione, Vincenzo Capomolla, ha detto: “Quella del penitenziario di Catanzaro era una “gestione allegra”. La direttrice del carcere, avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella gestione dei traffici illeciti che si sono svolti nel penitenziario. Una delle intercettazioni che hanno inchiodato Angela Paravati: “Vi abbiamo fatto entrare tutte cose tramite pacchi. Qua vi faccio stare bene, e mi fate un mancato rientro?. Mi assumo la responsabilità, che so che in questo carcere entrano… e che c’è fumo”.