Home CRONACA De Luca protesta a Roma con 700 sindaci: “Meloni chieda scusa”

De Luca protesta a Roma con 700 sindaci: “Meloni chieda scusa”

Il presidente della Regione Campania, insieme a centinaia di sindaci del Mezzogiorno, ha manifestato a piazza Santi Apostoli per dire che la riforma del Governo non colmerà il divario nord-sud

Roma - Vincenzo De Luca durante la manifestazione dei sindaci contro l’Autonomia Differenziata. (Roma - 2024-02-16, LUIGI MISTRULLI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

“Ci manca solo che ci buttino la bomba atomica”

Vincenzo De Luca, personaggio che ormai abbiamo imparato a conoscere, arringa la folla a piazza Santi Apostoli a Roma: “Ci manca solo che ci buttino la bomba atomica”. È il suo modo colorito di dire che il Mezzogiorno è stato abbandonato anche da questo Governo: “L’autonomia non aiuta a recuperare il divario nord-sud”, ha detto. 

Botta e risposta con Giorgia Meloni: “Lavora tu, stronza!”

Insieme a quasi 700 sindaci, De Luca chiede lo sblocco dei fondi congelati. E poi un botta e risposta a distanza con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che è a Gioia Tauro per la firma del Patto di Coesione. “Forse se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più”, dice la premier, e lui risponde: “Lavora tu, stronza! Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione?”. 

Momenti di alta tensione con la polizia

Ci sono stati anche momenti di tensione quando De Luca è andato davanti ai cordoni delle forze dell’ordine in piazza Montecitorio cercando di provocare una reazione: “Ci dovete caricare! Ci dovete uccidere!”, ha gridato.

De Luca ottiene il ricevimento dal prefetto di Roma: “Gli altri forse sono in ferie”

De Luca, e una delegazione di dieci sindaci saranno ricevuti dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini. Lo ha annunciato lo stesso presidente della Regione Campania conversando con i giornalisti in Transatlantico alla Camera. “Al ministero di Fitto sono tutti latitanti, non c’è nessuno: non c’è il ministro, non ci sono i sottosegretari, non c’è il capo di gabinetto…forse sono in ferie o a giocare a tennis. Allora ci riceve il prefetto. Ci faremo questa bella passeggiata risalendo via del Corso”

E tutto questo per finire sulle prime pagine di tutti i giornali. Che Paese finito l’Italia.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.