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L’aliquota 1,2 per cento di Chiaretta Ferragni

Il Pnnr 2024 ha ritoccato le aliquote Irpef, a parziale beneficio dei redditi fino a 15mila euro e un po’ anche di quelli tra i 30 e i 50mila. In casa Ferragnez, interessa solo a baby sitter e colf: l’influencer non sa nemmeno quasi cosa siano, le tasse.

Il Pnrr 2024 ha ritoccato le aliquote Irpef, a parziale beneficio dei redditi fino a 15mila euro e un po’ anche di quelli tra i 30 e i 50mila. In casa Ferragnez, interessa solo a baby sitter e colf: l’influencer non sa nemmeno quasi cosa siano, le tasse. Lo dimostrerebbe l’imprenditore Gianluca Massini Rosati nel suo libro Fiscalmente inattaccabile. La strategia definitiva per ridurre drasticamente le imposte e vivere serenamente il rapporto con il fisco, nelle librerie dal 5 marzo 2024 per Sperling & Kupfer. Massini Rosati ha ricostruito per Milanofinanza i suoi stratagemmi – purtroppo per il nostro Paese nel rispetto delle leggi – per pagare il  meno possibile.

L’imprenditore inizia scandagliando le società che fanno capo a Ferragni. La prima è la Fenice srl, ex Serendipity, società milanese con 23 dipendenti e 14,2 milioni di euro di fatturato nel 2022. L’influencer è l’amministratrice delegata. È inoltre al vertice della Tbs Crew Srl (ricavi per 14,6 milioni di euro nel 2022). Si tratta dell’azienda multata dall’Antitrust, che segue le altre attività di Chiaretta: dalla consulenza in digital marketing ai progetti di comunicazione per altri brand. E si arriva alla “madre” delle società, la Sisterhood, holding del gruppo, con un fatturato da 4,5 milioni di euro e 2,4 di utile. La Fenice srl e la Tbs Crew Srl ne fanno parte. Ma anche la Ferragni Enterprises, che gestisce le proprietà immobiliari ed è proprietaria del nuovo superattico di 27 vani da oltre 10 milioni a Citylife (lo 0,1% della società è di proprietà della mamma di Chiara Ferragni). La TBS Crew ha realizzato 14,5 milioni di ricavi (+100% sul 2021) e 5,1 di utile (+200%). Fenice Srl è controllata al 32,5% da Ferragni, con il socio Paolo Barletta al 40% e altri come Morgese al 27%: ha segnato 15,6 milioni di fatturato con 3,4 di utile. La Fenice Srl ha ricevuto una valutazione da 75 milioni di euro.

La direttiva Madre-Figlia

La direttiva Madre-Figlia, detta anche direttiva sulle società madri e figlie, intende esentare dalle ritenute alla fonte i dividendi e altre distribuzioni di utili pagati dalle società figlie alle proprie società madri ed eliminare la doppia imposizione su tali redditi a livello di società madre. Secondo le analisi di Gianluca Massini Rosati, Chiara Ferragni se ne è avvalsa. La normativa in questione prevede infatti che solo il 5% degli utili distribuiti a una società madre dalla società figlia costituisca base imponibile per il calcolo dell’Ires, determinando una riduzione di oltre il 95% delle imposte, che passano dal 26% all’1,2%.

UNOVIRGOLADUE PER CENTO DI TASSE! D’altra parte Fedez è nullatenente…

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