La moglie di Alexei Navalny punta il dito senza alcun dubbio contro Putin dicendo anche che, secondo lei, la morte potrebbe essere stata indotta con l’uso del Novichok. In un video social annuncia di essere pronta a raccogliere l’eredità politica del marito.
Le parole della moglie di Alexei Navalny
Riferendosi alla sostanza velenosa chiamata in causa in attacchi subiti in passato da Navalny e da altri oppositori dice: “Mentono meschinamente attendendo quando svaniranno le tracce dell’ennesimo Novichok di Putin. Scopriremo certamente chi di preciso e in quale preciso modo ha eseguito il crimine, faremo i nomi e faremo vedere le facce. Continuerò il suo lavoro, continuerò a lottare per il nostro Paese, e vi invito a stare accanto a me. Voglio costruire una Russia come la immaginava Alexei Navalny, piena di dignità, giustizia e amore. Continuate a lottare per il nostro Paese e vi esorto a stare accanto a me. Per condividere non solo il lutto e il dolore infinito che ci avvolge e non lascia andare. Vi chiedo di condividere la mia rabbia. Rabbia e rabbia verso chi ha osato uccidere il nostro futuro”.
Poi è stata accolta a Bruxelles dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, che ha ricordato il dissidente come un “guerriero” e ha condannato quella che ha definito “la brutalità del regime canaglia del Cremlino”.