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Fagioli: la noia? La noia sei tu e non ti stai curando. Tornerai nel tunnel del gioco cazzi tuoi

“Non dico ancora di esserne già uscito, sicuramente è stato un periodo molto difficile e il percorso non si conclude in cinque mesi. Ma sicuramente sto facendo in modo di uscirne definitivamente. Cosa mi spingeva verso il gioco? Il principale motivo credo sia stato la noia”. Nicolò Fagioli si è raccontato così agli studenti di Condove, in Piemonte, nel secondo incontro pubblico dei dieci in cui dovrà sottoporsi per azzerare la parte di misure alternative alla squalifica. 

Il percorso di riabilitazione non ha mai funzionato né per le persone in carcere né per quelle ai servizi sociali. Si va davanti a degli studenti e si dicono delle cose senza senso e senza pensare. Dopo tutto quello che è successo, uno così giovane e bello può dire che è stato portato al gioco per la noia? Vuol dire che ha dei gravi problemi psicologici che vanno curati. Detto che la noia e il tempo libero i giocatori veri non ce l’hanno, perché devono essere sempre concentrati sull’andamento, sullo sforzo e sugli obiettivi da raggiungere (vedi Sinner), per cui questa è solo una scusa. Vuol dire che si presenta obbligatoriamente a un incontro con gli studenti, previsto per il suo sconto di pena e lo fa in modo leggero. Da queste parole capiamo che la sua malattia non è guarita e che la società, insieme alle persone attorno a lui, non stanno facendo nulla per farlo guarire. Evidentemente, a differenza di Tonali, è una persona senza valori e senza sostanza che, sicuramente, come i tossicodipendenti, tornerà alla vita di prima. La differenza tra lui e Tonali è anche nelle risposte date dopo l’inchiesta, in cui lui addirittura si lamentava del fatto che venisse indagato, mentre Tonali, zitto e in silenzio si è preso le sue colpe. Ma la domanda più importante oggi qual è? Che fine ha fatto l’inchiesta che doveva sconvolgere il mondo del calcio, che noi abbiamo portato avanti tramite tantissimi pezzi e articoli? Chi ferma tutto questo? Quali sono i poteri forti che fermano l’inchiesta del calcio? Noi ci torneremo su.

Chiaramente nelle nostre affermazioni prevale il gusto per il paradosso e l’ironia, Fagioli dice che si sta curando e questo, ci auguriamo per lui, lo porterà a smentirci con i fatti.

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