Oltre alla batosta elettorale alle Regionali in Sardegna e all’imbarazzo per il ritorno in carcere del “suocero” Denis Verdini, il leader della Lega, Matteo Salvini, incassa con collera il nuovo problema del generale Roberto Vannacci.
Il militare è stato sospeso per 11 mesi per il procedimento disciplinare avviato dal ministero della Difesa dopo la pubblicazione del libro Il mondo al contrario. Il difensore del generale, Giorgio Carta, contesta il provvedimento del ministero della Difesa: «Si stigmatizzano le circostanze della pubblicazione del libro Il mondo al contrario, che avrebbe asseritamente denotato “carenza del senso di responsabilità” e determinato una “lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata, compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”.
L’avvocato Carta annuncia «immediato ricorso al Tar Lazio, con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari».
Salvini difende il generale a spada tratta
Evasivo sul calo alle urne e sulle vicende giudiziarie di Verdini, il leader del Carroccio invece afferra lo smartphone e digita su X: “Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani”.
Matteo Salvini è infuriato perché Vannacci è in prima fila nei suoi desiderata come candidato alle Europee. In più, dietro a questo come ad altri casi c’è la rivalità con il ministro della Difesa Guido Crosetto, dei Fratelli d’Italia. Governo Meloni sempre più diviso?