Melissa Satta si difende da chi l’ha definita sesso dipendente, primo tra tutti il Daily Mail, che ne ha parlato in questi termini dopo la fine della sua relazione con Matteo Berrettini. La definizione è stata ripresa da diversi media nazionali e internazionali e lei ora, pubblicando lo screen delle varie testate che hanno ripreso la notizia e taggando il suo avvocato, minaccia querele per chi continuerà a diffondere questa notizia.
La Satta non ci sta
Nonostante sia sempre stata sui titoli di qualunque giornale di gossip, ora non le va più bene. Ma forse non sa che arriva il momento in cui vivere solo di copertine di “Chi” non basta più. Non sappiamo come mai la notizia sia diventata di portata internazionale, ma, fatto sta, che la modella ha deciso di rispondere. Ecco le sue parole: “Ed eccomi qua, ancora una volta costretta ad assumere la mia autodifesa dinanzi al tribunale dell’inquisizione mediatica. Senza aver commesso nessun “crimine”, né alcun comportamento connotato da riprovevolezza morale. Nulla! Questa volta la stampa (e mi scusino coloro che esercitano la professione giornalistica con consapevolezza, impegno e preparazione, se uso un termine che li accomuna a chi utilizza la carta stampata come mero esercizio di sciacallaggio sociale), a proposito della mia discussa “rottura”, non ha mancato di rendere più gustosa la notizia al fine di vendere qualche copia cartacea o di guadagnare qualche clic in più, definendomi come “sex addicted”.