Nell’intervento del deputato Edoardo Ziello, della Lega dopo l’informativa di Piantedosi sentiamo pronunciare queste parole: “Solidarietà agli agenti nel mirino dei centri sociali”. Queste parole sono in contrasto a vista d’occhio con quanto pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in merito alla reprimenda sulle manganellate nei confronti degli studenti.
Le parole del deputato Lega
“Condividiamo in pieno la parte in cui si dice che con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento. È il fallimento educativo soprattutto delle famiglie di quegli studenti che hanno cercato lo scontro con le forze di polizia. Il fallimento di alcuni docenti che hanno soffiato sul fuoco della protesta utilizzando quei manifestanti come una clava da buttare addosso a forze di polizia”. Poi, punta il dito anche contro l’opposizione: “È un fallimento su cui si inserisce la vostra narrazione. Perché la vostra narrazione, signor Presidente, per il suo tramite, quella del Pd, della Sinistra, del 5 Stelle, quella del mondo al contrario, è una narrazione che strumentalizza questi ragazzi”.
Questo intervento ci pone davanti a una riflessione molto seria, non solo perchè queste parole hanno scosso l’opinione pubblica, ma perchè, basandoci sui princìpi costituzionali che devono sempre essere garantiti, ci chiediamo in che modo questo nuovo “modello democratico” possa funzionare. È corretto delegittimare le parole del Presidente della Repubblica?