DI FABRIZIO CORONA
Marco Travaglio, che ha costruito la sua carriera basandosi sul tentativo perenne di infangare una figura come quella di Silvio Berlusconi, oggi si ritrova a essere lui quello condannato. Il termine usato dal giornalista nei confronti del cavaliere è sempre stato “PLURIPREGIUDICATO”, e ora non possiamo dire che lo è anche lui? Una condanna in sede di querela è una condanna e la querela è prevista dagli artt 366 e 340 del codice di procedura penale e riguarda i reati non perseguibili d’ufficio. Chi è che si infila nel teatrino? Matteo Renzi, che con il riformista doveva fare il garantista, ma, evidentemente, questo garantismo all’italiana funziona a giorni alterni.
La condanna di Marco Travaglio
La Corte d’Appello Civile di Roma ha condannato il direttore del ‘Fatto Quotidiano’, Marco Travaglio, a risarcire il danno di 20.000 euro a Grazia Graziadei, vicedirettrice del Tg1, in seguito a una querela per diffamazione presentata nel 2010. Travaglio aveva pubblicato un articolo accusando Graziadei di aver sparato cifre a casaccio nel corso di un servizio del Tg1, presentando i dati come ufficiali del Ministero della Giustizia.