Home CRONACA Lo scandalo del dossieraggio visto da Dillinger

Lo scandalo del dossieraggio visto da Dillinger

Una storia interessante

La questione del dossieraggio che ha colpito Nello Trocchia, è una delle storie più interessanti di questo momento dell’attualità, della cronaca, dell’editoria e del potere del giornalismo in Italia. In una trasmissione radical chic estremamente di sinistra, che difende tutto ciò che è contro il governo Meloni, che rappresenta veramente l’unica opposizione alla premier. Se si fa qualcosa contro il suo partito tutto è lecito, anche far parlare, nella trasmissione più istituzionale in Italia, un giornalista schiavo del potere di sinistra, senza nessun tipo di preparazione giuridica e senza aver mai fatto un’inchiesta vera, Nello Trocchia. Il dossieraggio ha fatto sì che sono stati indagati tre giornalisti del Domani, tra cui lui, che stasera si è difeso in un modo clamorosamente vergognoso. Il dossieraggio ha fatto sì che sono stati indagati tre giornalisti del Domani, tra cui lui, che stasera si è difeso in un modo clamorosamente vergognoso.

Proviamo a insegnarli la legge

Proviamo a insegnargli la legge: se carpisci una notizia illegalmente, non vale il diritto di cronaca e l’interesse pubblico, non vale la tutela della fonte e stai commettendo un reato che andrebbe perseguito penalmente. Non tirare in ballo la libertà d’espressione e l’articolo 21, perché in questo caso non c’entra. Ti ricordo che nella sentenza del 2007 di Trezeguet a Torino per il reato di estorsione aggravata che mi riguarda, dove fui condannato a 5 anni con reato ostativo, la cassazione motivò:

  • 1. Non avevo il diritto di fotografare Trezeguet in luogo pubblico (PAZZESCO)
  • 2. Avendo carpito quelle immagini illegalmente, era illegale qualsiasi tipo di vendita, diffusione o pubblicazione della notizia o delle foto. Che è lo stesso identico caso che ti riguarda in questa inchiesta per cui, se esistesse un’onestà intellettuale giuridica, dovresti essere condannato.

Stranamente, il tuo dossieraggio e quello del tuo giornale era contro il ministro della difesa Guido Crosetto, punto fermo e doctor spin della Meloni. Qual è il nesso tra i guadagni del lavoro che faceva prima e il ruolo che ha oggi? Oltretutto c’è accanimento e diffamazione.

Ti abbiamo avvisato

Studieremo e approfondiremo molto bene questa inchiesta su un giornalista che ha attaccato anche noi – che non facciamo querele perché non perdiamo tempo – accusando la proprietà a collegamenti ‘ndranghetisti calabresi, attribuendoci rapporti con Pablo Escobar solo per aver pubblicizzato una vodka. Questo, è il primo giornalista del primo quotidiano di sinistra contro la Meloni. La libertà di espressione e il politicamente corretto sono battaglie per cui questo sito – anche se ogni tanto si dedica al gossip – è nato per combattere, in rispetto della nostra storia. Ora, caro Nello, cara Lilli, caro Domani, cercheremo di capire il perché di tutto questo.

Due ultime piccole precisazioni:

  • 1. Che cazzo c’entra Fedez col dossieraggio?
  • 2. Ma la Lucarelli, in quel periodo, non lavorava al Domani?

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