Otto mesi di carcere e il pagamento di una provvisionale di 60 mila euro sono una pena fin troppo indulgente, per i tre giovinastri che hanno imbrattato la facciata di Palazzo Madama, che ospita il Senato della Repubblica. Si fanno chiamare “attivisti”, si millantano ambientalisti e con il loro gruppo Ultima Generazione non sono nuovi a questo genere di stupidaggini. Per il loro rozzo e ignorante gesto a Roma, che risale al 2 gennaio 2023, vantano il dubbio primato di essere tra i primi a essere processati per il reato di danneggiamento di beni culturali.
L’ira del ministro Sangiuliano
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è battuto per un inasprimento delle pene per questo genere di reato, infuriato in particolare dopo un blitz di Ultima Generazione alla Galleria degli Uffizi, meta fiorentina per i turisti di tutto il mondo.
Disprezzo per i turisti e per chi lavora
«Questi eco-vandali pagheranno di tasca loro», ha commentato Sangiuliano: «Oltre a essere stati deferiti all’autorità giudiziaria, agli autori di questo ennesimo sfregio alla sacralità del nostro patrimonio culturale è stata comminata una sanzione pecuniaria per il pagamento del ripristino del decoro dell’opera e degli ambienti della Galleria degli Uffizi, in cui è ospitata la Primavera del Botticelli. In virtù della normativa voluta da questo governo per contrastare gli pseudo-attivisti che fanno impropriamente dei nostri musei il proprio palcoscenico, a disprezzo di chi li visita e di chi vi lavora». I vandali di Ultima Generazione avevano affisso dei volantini sul vetro di alcune opere della Galleria, tra cui il capolavoro del Botticelli.
