Louise Veronica Ciccone, nata a Bay City, Michigan, Usa, il 16 agosto 1958, ora finalmente chiarisce fino in fondo perché abbia scelto come nome d’arte Madonna.
Non sarà la prima né l’ultima a inventarsi laqualunque per promuovere un album o, in questo caso, un tour. Partito il 14 ottobre da Londra, il suo Celebration tour è approdato a Los Angeles.
Cowboy e chitarre
Dal palco Madonna, stringendo con una mano un cappello da cowboy e con l’altra una chitarra (che non sa suonare), si è profusa nel racconto di una «esperienza pre-morte», in inglese near-death experience.
Madonna ha rievocato il suo ricovero di otto mesi fa per una seria infezione batterica e l’induzione al coma decisa dai medici del pronto soccorso. «La scorsa estate ho avuto una sorpresa», ha esordito “The queen of pop”, la regina del pop.
Eh no, io non ci sto
«È stato piuttosto spaventoso. E ovviamente non me ne sono resa conto per quattro giorni, perché ero in coma farmacologico. Ma quando mi sono svegliata, la prima parola che ho detto è stata “No”. Sono abbastanza sicura che Dio mi stesse chiedendo di andare con lui, di seguirlo da quella parte. E io, appunto, ho risposto di no».
Lasciarsi andare
Ancora scossa, Madonna ha continuato: «Ricordo quanto mi fosse difficile, in quei giorni, anche solo camminare da casa al cortile, per sedermi al sole. So che può apparire folle, ma era davvero così. Non sapevo quando avrei potuto rialzarmi, quando avrei potuto essere di nuovo me stessa. È stato strano sentire di non avere il controllo e penso che quella sia stata la mia lezione: lasciare andare».
Come nell’Assunzione della Vergine, dipinta da maestri immortali dell’importanza storica di un Rubens o di un Cimabue, il Padreterno l’ha invocata a sé, predisponendo una schiera di angeli. Ma Madonna non si è piegata: il Paradiso può attendere.