Una volta, noi giornalisti inviati a Sanremo (se assunti da un editore di una certa dimensione) godevamo del diritto a un biglietto ferroviario andata e ritorno, pagato dall’azienda, e a un rimborso spese, oltre all’albergo a carico dell’editore. Tutti gli altri, tanti davvero, pagano di tasca propria pur di avere l’agognato accredito dall’ufficio stampa Rai e il badge, che consente l’accesso in sala stampa e in teatro, solo per le prove.
Adesso i tempi sono cambiati, gli editori non nuotano più nell’oro e allora al biglietto del treno chi provvede? Ma mamma Rai perbacco. Sessanta giornalisti hanno viaggiato sulle comode poltrone di un Frecciarossa con livrea, insieme a vari dirigenti della Tv pubblica, per raggiungere la città dei fiori il 6 febbraio e rientrare nelle loro case l’11. A bordo, anche le conduttrici di Rai Radio 2 Ema Stokholma e Andrea Delogu.
Lo stupore di Salvini per il Frecciarossa
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha accolto la notizia con «grande stupore per un accordo tra Rai, Rai Pubblicità e Trenitalia per la promozione rispettivamente del 74esimo festival di Sanremo e del servizio ferroviario Frecciarossa». E ha preteso di visionare il contratto «per esaminarne l’utilità sotto ogni profilo». Fonti del suo dicastero hanno aggiunto: «Posta la libertà commerciale di stipulare contratti, desta perplessità un accordo che ha totalmente bypassato il Ministero nonostante le implicazioni sulla circolazione ferroviaria ed il diverso trattamento rispetto ad altri viaggiatori».
Trenitalia ha reso noto che il treno charter è un servizio che viene fornito a qualsiasi cliente privato ne faccia richiesta e stipuli il relativo contratto. Ma soprattutto, che i charter non impattano in nessuna maniera con la regolarità della circolazione ferroviaria.
Tutti gli altri su treni lumaca
Tra Ragusa e Palermo ci sono solo 3 collegamenti ferroviari al giorno, tutti con cambio: ci vogliono 4 ore e mezza per arrivare a destinazione. Tra Cosenza e Crotone, invece, non esistono collegamenti diretti: bisogna fare almeno un cambio e impiegare 3 ore di viaggio per percorrere 115 km. Problemi che Sanremo non avrà mai, pare. A voi lettori il consono commento.