Giorgia Meloni sollecita l’approvazione del ddl cyber e dice: “Dobbiamo sapere quali sono i mandanti e gli interessi dietro questo sistema da regime“. Nel mentre il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, propone “un’indagine parlamentare per analizzare una volta per tutte questa deviazione”.
Le parole di Giorgia Meloni
“Abbiamo già fatto un intervento sulle banche dati che è nel disegno di legge cyber: se ci fossero già state queste norme sarebbe stato più difficile fare quello che abbiamo scoperto, anche in termini di pene la risposta sarebbe stata più significativa. Quello che posso fare è auspicare che il parlamento le approvi prima possibile perché sono norme che a questo punto ancora di più diventano molto, molto urgenti. Bisogna soprattutto sapere chi sono i mandanti e quali sono gli interessi che si nascondono dietro questo sistema da regime”.
Nel mentre, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando dell’indagine di Perugia che sta portando alla luce una “mostruosa” attività di dossieraggio come detto dal capo dei pm Raffaele Cantone dice: “Siamo arrivati a un punto di non ritorno ed è necessaria una commissione d’inchiesta parlamentare”. Aggiunge anche di avere avuto un “informale scambio di opinioni” con il ministro della Difesa Crosetto, dalla cui denuncia è scattata l’indagine.
“E a questo punto credo si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio per le parole di Cantone, è diventata ancora più seria”.