Dal 12 al 15 marzo è in programma a Verona il G7, super-meeting dei ministri dei maggiori paesi industrializzati. È il primo del governo Meloni ed è il primo a presidenza italiana, in corso dal 24 febbraio. Questa mattina il questore scaligero Roberto Massucci ha emesso l’ordinanza su tutti i dispositivi di sicurezza da attuare nella città. L’8 marzo la leader di FdI aveva affidato il coordinamento del G7 alla numero 1 dei servizi segreti Elisabetta Belloni. Nelle 165 pagine diramate da Massucci, si disegna una Verona praticamente “militarizzata”.
La Belloni lady di ferro
Elisabetta Belloni, 65 anni, è a capo del Dis (Dipartimento per le informazioni sulla sicurezza) dal 2021. È stata la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di segretario generale del Ministero degli affari esteri e a coordinare i servizi segreti nazionali. Meloni si gioca la sua carta confidando di giovare dell’esperienza e del carisma di una donna scelta da Paolo Gentiloni come segretario generale della Farnesina e poi da Mario Draghi al vertice del Dis.
Veronesi accerchiati
Il questore di Verona ha disposto una “blindatura” della città, suddividendola in tre aree: verde, blu e gialla, con un sistema a cerchi concentrici. Il dispiegamento di uomini e mezzi è imponente. Verona sarà invasa da reparti inquadrati di rinforzo per la gestione dell’ordine pubblico, pattuglie per il controllo del territorio, pattuglie per la viabilità, pattuglie per servizi di controllo sulle vie d’afflusso, Reparto Prevenzione Crimine per posti di controllo su tutto il territorio comunale, scortisti, unità antiterrorismo, team di tiratori scelti, team di artificieri, unità cinofile, specialisti della Polizia Scientifica e reparto Volo.
Dubitiamo che i veronesi si sentano davvero tranquilli. La speranza è non rivedere cariche della polizia su eventuali contestatori