Dopo il caso di Chiara Ferragni è scoppiata la bolla della polemica degli influencer. Sono state introdotte nuove regole, una legge per la quale regolamentazione degli ADV e nuovi controlli. Ma dov’era la guardia di finanza in questi ultimi due anni? Quando tutte queste attrici, showgirl, vallette si prostituivano su piattaforme illegali? O quando i rapper sulle loro pagine Instagram mostravano centinaia di migliaia di euro in contanti? Veramente è bastato il caso Ferragni per cambiare tutte le regole? E che cos’è questa inchiesta a orologeria che, dal nulla, indaga quattro personaggi? Due TikToker, Luis Sal, ma, soprattutto, Gianluca Vacchi.
La finanza e il caso di Vacchi
Come ben sapete noi di DILLINGER non amiamo molto Gianluca. È la sua difesa di ieri a Pomeriggio 5 ci ha fatto anche un po’ tristezza, anche perché non è stata nemmeno una difesa. Ma è stato un attacco in cui diceva di aver pagato a destra e a manca. Ma non è che se paghi le tasse vuol dire che non commetti evasione. Vi porto un esempio su tutti: Berlusconi, che con la sua azienda ha pagato svariati miliardi di euro di tasse, alla fine ha preso una condanna per il Lodo Mondadori a un anno e mezzo di pena. Il problema è il concetto delle ADV e come la guardia di finanza decide di fare queste inchieste che non dovrebbero essere mediatiche, bensì sostanziali e basate sull’utilizzo del concetto di diritto. Per quanto riguarda Luis Sal vedremo quali saranno le carte. Mentre, per Vacchi, quale è l’evasione fiscale se non ha mai fatto una sola ADV pagata, a meno che non fossero sponsorizzazioni delle proprie date? Perché la legge si deve mettere in mezzo cercando di diventare protagonista anche quando non ce ne è bisogno?