DI FABRIZIO CORONA
Dopo alcuni tentennamenti, anche Fedez ha deciso di sfornare una strategia di comunicazione che possa essere attuale e in linea con il suo nuovo personaggio, con la sua nuova vita e le sue nuove scelte. Perché è stato lui, come abbiamo visto nei post della Ferragni a scegliere di stare da solo. A mandarlo via di casa è stata lei. Questo dopo avergli messo le mani addosso per la prima volta in vita sua e averlo picchiato, dimostrando però, di aver fatto finalmente una cosa vera, reale, sentita, di pancia, che la rende normale. Il come e il perché ce lo teniamo solo per noi perché, in questo periodo, noi DILLINGER, avendo studiato la situazione, siamo totalmente dalla parte di Federico Lucia. Questo con la speranza che possa trovare quella via che da giovane lo ha portato a fare delle grandi cose. Crediamo che in lui ci sia ancora del sentimento, qualcosa di reale, specialmente per le sue origini e la sua provenienza. a un certo punto Fedez aveva deciso di andare dalla Gruber, cosa che però gli avrebbe totalmente rovinato l’immagine e la pianificazione che stava mettendo in atto.
La difesa della Fagnani nei confronti di Fedez
Ciò dimenticandosi che Francesca Fagnani, quando la Rai, nel momento più difficile di Fedez, lo aveva rifiutato. Ma lei fu pronta ad abbandonare il programma e a difenderlo pubblicamente. È stata l’unica giornalista Rai che ha osato attaccare la Rai sia sui social che sui giornali. Ed è per questo che si meritava, in un momento così importante, di avere proprio lei la prima ospitata di Fedez. Come sarà strutturata la puntata? Verrà registrata la prossima settimana ha un’intervista di un’ora e venti. Ma non aspettatevi la solita belvata perché non lo sarà.
Sarà una nuova formula in cui Federico, finalmente, privo di ogni maschera e di ogni preconcetto, con davanti a sé una giornalista seria che si occupata anche di mafia, che non è come Fabio Fazio, giocarsi le sue carte e farci capire, come ci auguriamo, che il vecchio Fedez, quello dei centri sociali, sta veramente tornando.
