Un docente ha deciso di lasciare il proprio lavoro all’università per fare lo youtuber. Ha detto: “Guadagno di più e ho più tempo, farò il divulgatore a tempo pieno”. Si chiama Paolo Coletti, 54enne di Trento, professore all’Università di Bolzano, ha deciso di lasciare la cattedra per dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di content creator su YouTube. Ma che esempio diamo ai giovani? Che lavorare sui social è più redditizio rispetto allo studio?
Ecco la storia
Tutto è iniziato nel 2020, quando Coletti ha aperto un canale YouTube per hobby. Ma, i suoi video, incentrati soprattutto su tematiche di finanza e crescita personale, hanno avuto un grande successo. Coletti dice: “Il primo video che ha avuto un boom di visualizzazioni è stato quello in cui calcolavo quanti soldi servono per smettere di lavorare e vivere di rendita. La gente è impazzita. Lì ho capito che mi stavo aprendo ad un nuovo pubblico abbastanza fedele e competente, che guardava i video nel dettaglio. Ho visto che poteva diventare una professione”.
La popolarità di Coletti è cresciuta ulteriormente quando ha iniziato a collaborare con altri youtuber affermati, ampliando la sua base di follower e rafforzando la sua presenza sulla piattaforma.
Incompatibilità burocratica per lo youtuber
A causa di incompatibilità burocratiche, Coletti non può conciliare il lavoro all’Università con la sua attività: “Ai dipendenti pubblici è vietato aprire partita IVA. Quindi al momento i miei proventi rimangono fermi su YouTube. Nel maggio 2026 c’è la scadenza ufficiale del mio contratto con l’Università, che non rinnoverò. A quel punto mi dedicherò a tempo pieno a fare lo youtuber e avrò anche più tempo da dedicare a me stesso, perché alla mia età è anche l’ora di ridurre i ritmi lavorativi. Fare lo youtuber full time è più conveniente”.